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lunedì, Maggio 6, 2024

Il rimpasto della Giunta? Un’idea dilettantesca

AperturaIl rimpasto della Giunta? Un'idea dilettantesca

di GIOVANNI DI LEMBO

Il mio amico Pasquale Di Bello, sul suo giornale, lancia un’ipotesi che, se verificata, starebbe tra il tragico ed il comico.
A suo parere, il movimento “Rialzati Molise”, escluso (nonostante i 15.000 voti) da ogni rappresentanza politico-istituzionale, avrebbe talmente puntato i piedi, da indurre il Presidente della Regione ad un completo rimpasto di una Giunta che non ha nemmeno due settimane di vita.
Nel conto spartitorio, non mi interessa stabilire chi abbia ragione e chi abbia torto, mi preme sottolineare come, ancora una volta, gli interessi di bottega prevalgano su tutto quanto il resto.
Quando ci fu il taglio dei consiglieri e degli assessori, molti plaudirono a tale (inutile e demagogica) iniziativa, senza considerare che, in una Regione come la nostra avrebbe comportato esattamente le conseguenze che stiamo osservando.
Ciò premesso, però, va anche detto che tale quadro normativo era (o avrebbe dovuto essere) perfettamente chiaro a chi si è proposto e, poi, è stato chiamato a governare.
Aver voluto contare su una coalizione così larga ed eterogenea avrebbe dovuto, quantomeno, consigliare di stabilire in modo granitico gli equilibri precisi su cui basare i rapporti tra le forze in caso di (probabile) vittoria. Farlo, oltretutto, *prima* della vittoria, per arrivare ai nastri di partenza con una squadra già definitivamente formata e consolidata.
Mi si scusi, ma agire in modo diverso, navigando a vista, dà l’idea di un dilettantesco pressappochismo davvero esiziale nella gestione di una entità politica come una Regione. Si dà l’idea di aver fatto di tutto (davvero di tutto) per arrivare alla vittoria, senza, però, sapere bene cosa farne, una volta raggiuntala.
Mi piace spesso ricordare la metafora del grande Gianni Brera che, parlando del tono dimesso e sconclusionato della Nazionale italiana alla finale dei Mondiali del 1970 (raggiunta dopo la celeberrima semifinale 4 a 3 con la Germania), persa 4 a 1 contro il Brasile, scrisse che aveva avuto l’impressione di qualcuno che aveva fatto tuoni e fulmini per ottenere l’invito al ballo di corte, per poi presentarvisi in pantofole.
Oltretutto, tempus fugit e lo stallo istituzionale non fa certo bene ad una Regione con problemi drammatici come la nostra.
Siamo stati avversari in campagna elettorale, ma non ho nessuna intenzione di polemizzare aprioristicamente con il Presidente Frattura. Mi sento solo di dirgli un paio di cose.
Caro Paolo, tanta gente ti ha votato ed ha creduto, facendolo, di dare una svolta alla stanca e stantia politica molisana. Non deluderli! E soprattutto, non dimenticare mai che il Presidente sei tu, solo tu! Le sirene romane, a differenza di te, non ci hanno neanche messo la faccia. Tu sì! Se il tuo operato risulterà efficace, sarà un vantaggio per tutti i Molisani, anche per chi (come me), alle ultime elezioni, è stato tuo avversario. Non ho mai condiviso la politica del “tanto peggio tanto meglio” e, quindi, mi auguro che tu prenda in mano la situazione mettendo in chiaro ciò che va messo in chiaro, tenendo presente che i giochini alle spalle degli elettori sono eticamente riprovevoli, concretamente dannosi ed elettoralisticamente controproducenti.

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