13.6 C
Campobasso
sabato, Maggio 4, 2024

Consultazioni, da Zanda l’ultima vana speranza. Da Grillo nuovi attacchi: “Governo non serve”

ItaliaConsultazioni, da Zanda l'ultima vana speranza. Da Grillo nuovi attacchi: "Governo non serve"

Prima di recarsi al Quirinale Bersani ha fatto un ultimo giro di incontri con il Pd e le forze che lo sostengono. Ma dagli altri partiti sono arrivate solo nuove chiusure, mentre il M5S ha lanciato una nuova provocazione: “Per andare avanti basta il Parlamento”.

ROMA – “Crediamo che nel tempo che abbiamo davanti sia possibile dare una svolta positiva ed è questo l’appello che facciamo a tutte le forze politiche. Pensiamo che ci sia ancora spazio per risolvere in modo positivo. Capita spesso che le partite, specie le più delicate, si risolvano nell’ultima fase, ma naturalmente è necessario che tutte le forze politiche e gruppi parlamentari sappiano assumersi le loro responsabilità di dare un contributo positivo. Non possiamo considerare contributo positivo l’apporre condizioni inaccettabili e irricevibili”. E’ stata poco più che una affermazione di ottimismo della volontà la dichiarazione resa dal capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda al termine dell’incontro con Pierluigi Bersani che ha concluso le consultazioni del premier incaricato.

Il segretario del Pd ha poi riordinato le idee per qualche ora e nel pomeriggio è infine salito al Colle per riferire al presidente della Repubblica. Il quadro era però già abbastanza chiaro e anche l’ultima giornata a disposizione del leader democratico è stata costellata da chiusure, attacchi e amarezze. “E’ stato un giro di ricognizione che mi ha dato un quadro preciso e pertinente della situazione”, aveva spiegato Bersani a fine mattinata.

Dopo il netto no ricevuto ieri dal Movimento 5 Stelle e l’alternanza di aperture e diktat del Popolo della libertà, Bersani è stato oggetto oggi di un nuovo attacco da parte del leader del Movimento 5 Stelle, che ha avanzato una nuova provocazione rilanciando il mito del modello Belgio, con un Parlamento che lavora senza governo. “Se l’Italia è senza governo (in realtà è in carica il governo Monti) – scrive Grillo – ha però un Parlamento che può già operare per cambiare il Paese. Non è necessario un governo per una nuova legge elettorale o per avviare misure urgenti per le Pmi o per i tagli delle province. Il Parlamento le può discutere e approvare se solo volesse sin da domani”.  “Si sottolinea in questi giorni – afferma ancora il fondatore del M5S – che un mancato accordo con il pdmenoelle, il miglior amico di Berlusconi, impedirebbe la rimozione di quest’ultimo dalla scena politica. Se così è invito la cosiddetta opposizione a votare in aula l’ineleggibilità di Berlusconi, l’approvazione di una legge sul conflitto di interessi della cui assenza si gloriò Violante alla Camera, l’abolizione della legge Gasparri, la rinegoziazione delle frequenze nazionali generosamente concesse a Berlusconi da D’Alema nel 1999. Si può fare! (ma voi non lo farete mai). Il Parlamento deve riprendere la sua centralità nella vita della Repubblica”.

 

leggi tutto su La Repubblica

Ultime Notizie