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sabato, Maggio 4, 2024

Camera, stop agli alloggi di servizio limitato anche l’uso di auto blu

ItaliaCamera, stop agli alloggi di servizio limitato anche l’uso di auto blu

Presidente, vice presidenti e questori rinunciano agli appartamenti

Nuova stretta alla Camera sui costi della politica: addio agli appartamenti di servizio per il presidente, i quattro vicepresidenti e i tre questori e ulteriori paletti per l’uso della auto blu. L’Ufficio di presidenza di Montecitorio, dopo due ore abbondanti di riunione, decide dunque di dare il primo segnale della XVII Legislatura all’insegna della sobrietà. Un’ulteriore sforbiciata dovrebbe arrivare la prossima settimana, quando si affronterà il capitolo delle spese di rappresentanza e di quelle del personale e dei deputati, una settantina in tutto, che ricoprono cariche all’interno dell’istituzione. Per vedere alleggerite invece le buste paga dell’intera assemblea di Montecitorio occorrerà attendere ancora: la voce è in agenda ma la tempistica non è ancora stata fissata.

Se è vero che i mali del Paese non si risolvono tagliando gli stipendi dei politici, spiega Laura Boldrini, allo stesso tempo la scelta a favore della morigeratezza è un «biglietto da visita credibile» e necessario per far riavvicinare i cittadini all’istituzione. La convinzione della presidente infatti è che sia «indispensabile dare un segnale di sobrietà» e da qui l’invito rivolto anche ai dipendenti della Camera «a dare, d’accordo con i sindacati, un segnale positivo riducendo i loro stipendi». Proposta che viene accolta non senza qualche dubbio dai diretti interessati, che proprio oggi hanno tra l’altro incontrato la presidente per gli auguri di Pasqua e che presto, attraverso le rappresentanze sindacali, si troveranno a discutere nel merito di questo capitolo.

Che i vertici di Montecitorio fossero pronti a rinunciare agli appartamenti, a due passi dalla Camera, era comunque in gran parte stato già annunciato ma oggi è stato messo nero su bianco inviando così «con tempestività – dice Boldrini – un segnale chiaro». Idem per quanto riguarda il parco auto: sono in tutto dieci le macchine a disposizione di settanta deputati (tutti quelli con cariche istituzionali, presidente inclusa) e che d’ora in poi si potranno usare solo per ragioni di servizio e solo all’interno del comune di Roma e per gli aeroporti. Eccezioni saranno previste ma dovranno essere motivate.

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