Mancano ancora due mesi, ma a Isernia già impazza il Totosindaco, non solo a destra, ora anche a sinistra, dove si fa avanti una candidatura alternativa a quelle di Ugo De Vivo e Carlo Veneziale. Si tratta di Domenico Di Baggio, consigliere uscente Udeur dell’ex maggioranza, ma mai dimessosi perchè rifiutò di firmare la sfiducia a De Vivo. Di Baggio, un giovane ufficiale medico dell’esercito si classificò al terzo posto per le preferenze nell’ambito del Centrodestra. Oggi l’Udeur di Vincenzo Niro sta con Frattura e Di Baggio vuol dire la sua e chiede le Primarie.
Ma anche sull’altro fronte, quello del Centrodestra, tira aria di Primarie. Per due motivi: il primo è quello di ristabilire un contatto con un elettorato isernino che sembra piuttosto freddo, il secondo è quello di far capire che il tempo dei nominati è finito e nessuno sarebbe disposto ad accettare il solito nome piovuto dall’alto, come accaduto in passato. Se si arrivasse di nuovo a nominare qualcuno, la sconfitta sarebbe certa. Per questo le Primarie come antidoto alle nomine. E di nomi in corsa, nel Centrodestra, ce ne sono diversi, a partire dai primi tre eletti nell’ultimo consiglio, come Gianni Fantozzi, Raimondo Fabrizio, e Stefano Testa. Ci sono poi i due recordman di preferenze alle due ultime elezioni regionali: Piero Sassi e Lucio De Bernardo.
Ma qualcuno nel Centrodestra sta puntando anche su una proposta del tutto nuova, quella di chiedere la discesa in campo di una gloria del passato, per superare divisioni e contrasti. Si tratterebbe di Enrico Santoro, il sindaco che portò la provincia a Isernia. In un momento come questo, in cui Isernia sembra in ginocchio, Santoro verrebbe visto come l’unica chance per risorgere. Ma l’ex sindaco e presidente della Regione ha già fatto sapere che potrebbe rientrare in pista solo se tutti fossero d’accordo sul suo nome e senza alcuna pregiudiziale. Altrimenti non se ne fa nulla.
Insomma il brodo di coltura del Centrodestra isernino è in piena ebollizione.
Totosindaco Isernia, spunta Santoro
