7.1 C
Campobasso
venerdì, Aprile 26, 2024

Il PD all’assalto della Giunta: tensione con Frattura per il secondo assessorato. Pronto Scarabeo

AperturaIl PD all’assalto della Giunta: tensione con Frattura per il secondo assessorato. Pronto Scarabeo

di PASQUALE DI BELLO

La nuova stagione politica molisana comincia all’insegna delle tensioni. E’ in corso un durissimo braccio di ferro tra il presidente della Regione, Paolo Di Laura Frattura, e la dirigenza del Partito democratico che vorrebbe incassare un secondo assessore. Oltre a Petraroia, il PD vorrebbe in Giunta Massimiliano Scarabeo. Il politico venafrano, disponibile alle dimissioni da consigliere, darebbe così il via libera all’ingresso a palazzo Moffa di Carlo Veneziale.

Quello che pareva un grattacapo di partenza si potrebbe invece rivelare una buccia di banana, se non una banana vera e propria per il neo eletto presidente della Regione, Paolo Di Laura Frattura. La vexata qaestio è quella del secondo assessorato preteso dal PD, una richiesta che sa d’ingordigia e tartufismo e che rischia mettere in crisi il governo Frattura mentre ancora ciuccia il biberon. Forte del suo successo (e di una botta mondiale di quarti posteriori) la dirigenza del partito di Bersani pretende che oltre a quello di Michele Petraroia in Giunta ci sia anche il  nome di Massimiliano Scarabeo, vicepresidente del PD molisano. Dal canto suo Scarabeo, che ha letto integralmente il “Manuale delle Giovani marmotte”, ha dato disponibilità alle dimissioni aprendo la porta all’operazione “tartufo sicuro”, quella destinata a portare Carletto Veneziale (amico di stretta osservanza di Danilo Leva e primo dei non eletti in provincia di Isernia) in Consiglio regionale.

Ora, considerando che uno dei quattro posti deve necessariamente andare a Rialzati Molise per l’ottima performance realizzata dal movimento e, soprattutto, per onorare il patto d’acciaio stretto da Frattura con la ditta Patriciello-Pietracupa; che uno deve andare all’Idv, l’unico partito ad aver sempre difeso e sostenuto Frattura, specie quando l’altra premiata ditta (quella Ruta-Leva) Frattura la voleva destinare alla gasazione; che uno dovrà andare a Unione per il Molise, lista civica nata attorno al presidente e anch’essa protagonista di un ottimo risultato e che l’ultimo posto a disposizione non potrà non andare che al PD, diventa davvero difficile risolvere il rebus.

A meno che Frattura non riesca nella moltiplicazione degli assessorati, diventa davvero difficile ipotizzare  che in uno scenario legato da statuto al vincolo dei quattro assessori ne possano scaturire due al Partito democratico. E’ vero che quello riuscito al neo governatore è una specie di miracolo, essendo egli rialzatosi dal sarcofago nel quale Robertino Ruta e Danilo Leva lo avevano già deposto, ma è altrettanto vero che i miracoli sono tali perché avvengono una volta ogni morte di Papa. E oggi, sia detto absit iniuria verbis per Ratzinger, col Papa sì vivo ma allo stesso tempo ibernato, di miracoli non è proprio il caso di parlare. Da indiscrezioni c’è giunta la notizia che Frattura si recherà per un paio di giorni a Ischia per riposarsi: ecco, solo se dopo esservi giunto in traghetto lo vedessimo tornare indietro camminando sulle acque, solo allora potremmo convincerci che riuscirà nell’impresa del secondo assessorato al PD. Probabilmente finirà con un nulla di fatto e col PD che dovrà “accontentarsi” non di un secondo assessorato ma della Presidenza del Consiglio regionale, ruolo per il quale corre anche l’Udeur di Vincenzino Niro. Unica via d’uscita (che poi è l’opzione proposta a Frattura) è quella di sfilare l’assessorato all’Italia dei valori, cappottare Pierpaolo Nagni a cui lo avevano garantito, e spedire Cristiano Di Pietro alla Presidenza del Consiglio. Ecco, questa potrebbe essere la quadratura del cerchio, anzi del cerchiobottismo per dirla in dipietrese.

Ultime Notizie