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venerdì, Aprile 26, 2024

Egam, scintille in commissione regionale tra Ciocca e Petraroia

AttualitàEgam, scintille in commissione regionale tra Ciocca e Petraroia

L’acqua che scorre nel fiume non è mai la stessa. Deve essersi ispirato a questa massima Michele Petraroia quando ha abbandonato i lavori della commissione consiliare che discuteva di Egam, l’ente che nelle intenzioni della giunta regionale dovrebbe gestire l’acqua. Una scelta quella di Petraroia, seguita dal consigliere Vincenzo Niro e dal Movimento cinque stelle che ha provocato la caduta del numero legale e l’interruzione dei lavori della commissione.

I presenti hanno raccontato che il presidente Salvatore Ciocca, che per anni ha condiviso la stessa casa politica di Petraroia, è andato su tutte le furie e ha chiesto al dissidente di dimettersi dalla maggioranza. Superando la fantasiosa richiesta di Ciocca, appare abbastanza complicato dimettersi da una componente numerica, resta invece un dato concreto, che lo stesso presidente Ciocca avrebbe ricordato a Petraroia: i suoi tre voti favorevoli all’istituzione dell’Egam, quando l’allora consigliere era vice presidente della giunta e assessore con un portafoglio ricco di deleghe.

Guardando all’indietro di qualche mese, in effetti, Petraroia da qualcosa si è effettivamente dimesso: ha lasciato il suo posto dietro la bollente scrivania di via Toscana – sede dell’assessorato al lavoro – e ha preso le distanze dal partito democratico, lista con la quale è approdato in maniera trionfale a palazzo Moffa. Ritagliandosi in questo modo uno spazio – a lui di certo più congeniale – di oppositore a tutto. Ma, avendo condotto la macchina amministrativa per più di tre anni, capita a volte che i suoi puntualissimi e dettagliati interventi per contestare qualcosa abbiano come destinatario finale lui stesso. Non a caso moltissimi lavoratori che oggi protestano davanti al consiglio hanno come bersaglio proprio l’ex assessore al lavoro che – è  la loro tesi – ha lasciato scivolare troppe cose senza decidere e il patatrac è stato inevitabile.

Ora Petraroia si è eretto a difensore a oltranza della gestione pubblica dell’acqua. Contestando sé stesso quando era assessore. Nel frattempo il fiume ha continuato a scorrere e l’acqua non è quella di tre anni fa. Ma questo lo diceva Eraclito.

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