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venerdì, Aprile 26, 2024

Di Massimo, dalla D al rigore vittoria al Viareggio. Un sogno che è realtà

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di Gianni BrunoAlessio-Di-Massimo

Pensi ad Alessio di Massimo, ventunenne della provincia di Teramo, e ti colpisce subito la favola che c’è dietro a questo ragazzone che fino a qualche anno giocava in serie D, girone F, quello nel quale militano le tre molisane della quarta serie. Pensi ai tanti ragazzi che sognano di giocare nel Milan, nella Juve o nell’Inter oppure in Nazionale. Ci pensi semplicemente perché ad Alessio tutto questo è successo realmente e nel giro di pochi mesi. Facciamo una cronistoria partendo da settembre 2015: Alessio gioca nell’Avezzano, giunge in prestito dal Sant’Omero Palmense, piccolo comune del teramano. Le sue doti caratteriali non possono non attrarre operatori del calcio di ben altre categorie. Di massimo corre e segna e l’Avezzano se lo coccola stretto stretto. Ottobre arriva presto e con l’autunno arriva anche la Juventus per il talentino abruzzese guidato dal procuratore Donato Di Campli.

Il diciotto ottobre c’è in programma Avezzano – Campobasso, ma nei giorni che precedono la gara in questione le voci che accostano Di Massimo alla vecchia Signora si fanno sempre più insistenti. Nel turno precedente Claudio Sclosa, capo osservatori della Juventus, si era pure “scomodato” per andare a spiare Alessio nel posticipo della settima di andata Monticelli – Avezzano. Il fermento cresce per un talento il cui destino sembra essere già con la maglietta bianconera addosso. Arriva il diciotto ottobre, giorno della partita e il sottoscritto è curioso di incontrare il baby talento. Lo intercettiamo con la troupe di Telemolise sull’erba del “Dei Marsi”. Sorriso immancabile, sguardo verso il pallone e misura nelle parole. Sembra quasi che già giochi in altre categorie, il buon Di Massimo. L’attesa allo stadio è tanto, ma non per la partita, quanto per lo stuolo di osservatori che dovrebbero occupare le gradinate del piccolo stadio abruzzese. In tribuna anche il procuratore di Alessio, Donato Di Campli. La partita inizia ed il Campobasso di Cappellacci passa quasi subito con Bucchi. Dopo esisterà solo l’Avezzano, bravo a pareggiare immediatamente. Poi un incredibile contropiede locale con Di Massimo che si ritrova solo davanti al portiere del Campobasso, il 2-1 sembra fatto, ma la palla è fuori. Incredibile, ma vero. Gambe tremolanti …? Si, può succedere se hai ventuno anni e in settimana hanno scritto che ti vuole la Juve. Gli si può concedere se in tribuna ti vogliono la Juve, il Sassuolo, il Napoli ed altre di serie B. In tribuna qualcuno si lascia sfuggire: “che scarso …!”, dopo il gol mangiato, ma dopo questa esclamazione capisci che il calcio è veramente una materia elitaria. Alessio Di Massimo spronava i compagni, comandava il reparto, vendeva personalità in serie D e si vedeva ad occhio nudo che la sua dimensione era davvero un’altra.  A fine gara altra intervista ed altra cortesia ed educazione davanti alla telecamera con una batteria di parenti ed amici al seguito, ognuno interessato all’emittente presso la quale sarebbe stata trasmessa l’intervista. Questo è Alessio Di Massimo. Dall’Avezzano a ieri, finale del torneo di Viareggio, vetrina fondamentale per i giovani. La Juventus lo ha preso e ieri lui ha preso la Juventus primavera allenata da Fabio Grosso conducendola alla vittoria del torneo grazie alla battuta del rigore decisivo in finale contro il Palermo. La Juve vince 3-2 contro il Palermo e la griffe decisiva è proprio di quel ragazzo sorridente e gentile che sognava di giocare con la maglia della vecchia Signora. A volte i sogni possono diventare realtà!

 

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