La Procura di Larino ha aperto un nuovo fascicolo sul caso dell’uomo trovato senza vita lo scorso 15 settembre in una cella frigorifera di un supermercato di Termoli, dove lavorava. Lo conferma l’avvocato Piero Lorusso, legale dei genitori del 38enne che nei giorni scorsi hanno presentato una denuncia perché non credono all’ipotesi del suicidio e chiedono di indagare anche per omicidio. L’inchiesta è affidata al sostituto procuratore Marianna Meo. “Siamo soddisfatti per questa decisione – commenta il legale – ci auspichiamo ora che la magistratura possa disporre l’autopsia e tutti gli altri accertamenti che abbiamo richiesto per fare piena luce su una morte che presenta ancora molti punti oscuri”. La madre e il padre del 38enne, entrambi abruzzesi residenti a Penne, hanno segnalato “strani segni sul collo dell’uomo che fanno fortemente presumere uno strangolamento”.



