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martedì, Luglio 1, 2025

Hanno percepito, senza avere i requisiti, il reddito di cittadinanza: la Finanza scopre 10 furbetti

AperturaHanno percepito, senza avere i requisiti, il reddito di cittadinanza: la Finanza scopre 10 furbetti

Coordinati dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Larino, i finanzieri della locale tenenza della Guardia di Finanza hanno portato a termine un’altra indagine di polizia giudiziaria e di polizia economico-finanziaria, in materia di reddito di cittadinanza.

Le fiamme gialle con meticolosi accertamenti, mirati appostamenti e sopralluoghi, hanno acquisito numerosi elementi che, a seguito di un lungo lavoro di incrocio di elementi di attenzione investigativa, hanno permesso di individuare altri 10 “furbetti”, tutti di Pietracatella, che hanno indebitamente percepito il contributo assistenziale.

Le 10 persone sono state denunciate: pur di ottenere l’accesso al beneficio, hanno dichiarato falsamente di averne diritto, autocertificando qualità, proprie o di familiari, non rispondenti al vero. La maggior parte di essi ha omesso di dichiarare patrimoni immobiliari e/o redditi, propri o di familiari appartenenti allo stesso nucleo, che per la loro entità non avrebbero permesso di beneficiare del contributo assistenziale.

In un caso, è stato individuato anche un imprenditore che, pur avendo conseguito un reddito di impresa, di circa 49mila euro, aveva attestato nell’istanza presentata all’Inps un reddito pari a zero

Intanto l’Inps ha sospeso la liquidazione del contributo e ha attivato le conseguenti procedure di recupero delle somme illecitamente percepite, complessivamente anche fino a 100mila euro.

“Questa attività della Guardia di finanza costituisce – è scritto in una nota delle fiamme gialle – una delle mission istituzionali del Corpo, in stretto coordinamento con l’autoritaà giudiziaria ed avvalendosi dei tipici poteri di polizia economico-finanziaria, affinché vengano scovati i “furbetti” e il sussidio pubblico in parola sia concesso a chi effettivamente ne ha bisogno e diritto, posto che l’indebito accesso a benefici assistenziali da parte di chi non ne avrebbe titolo aggrava l’iniquità sociale e genera un danno per la casse pubbliche, ancor di più nell’attuale quadro economico in tempi di “Covid-19”.

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