Nel pomeriggio di oggi, all’Ospedale San Timoteo, i medici hanno accertato la morte cerebrale, ed è stato disposto, così come richiesto dalla famiglia, la donazione degli organi. Sulla rete sono tanti i messaggi per ricordare Vincenzo Campofredano, per tutti Cep, cavaliere dei giovani, 60 anni, caduto dal suo cavallo a causa di un malore durante la corsa delle Carresi a Ururi. Un dolore immenso per la moglie, i suoi 3 figli e per la nipotina, così come per gli amici e per tutte le persone che lo hanno amato. Ad aprile scorso Vincenzo e sua moglie avevano festeggiato 33 anni di matrimonio, una vita insieme. Tanti i messaggi per ricordare la bella persona che è stata Vincenzo. Il sindaco di Ururi, Laura Greco sui social ha scritto: “Sei caduto nel giorno che tanto hai amato, sul tuo cavallo, indossando i tuoi colori, onorando il Santissimo Legno della Croce che ti eri fatto tatuare sul cuore. Proprio così, sul cuore. Ciao capitano, ciao Cep, ciao Vincè”. Anche il vice sindaco di Ururi, Emiliano Plescia ha voluto ricordare l’amico di sempre con queste parole: “Sei stato amico, guida, condottiero. Hai scritto pagine indimenticabili nella storia dei giovani, con la forza delle tue mani e la passione del tuo cuore. Hai corso davanti a tutti, sempre. Ora la tua corsa è eterna. Ciao Cepp, ciao Vincè, sempre con noi”. Sulla sua pagina facebook anche il criminologo Vincenzo Musacchio ha voluto ricordarlo: “Credo di essere stato l’ultima persona con cui ha parlato. Ci siamo salutati dopo due anni che non ci vedevamo. Si è fermato ed è stato con me per più di 5 minuti facendo allontanare il carro dei giovani.. ” Ha continuato sui social, scrivendogli un toccante messaggio di addio anche l’amico Vittorino Facciolla, con queste parole: “Quando ci lascia un eroe si ferma il mondo. Ed è vero! E tu sei stato il più luminoso degli eroi. E’ stato un onore essere tuo amico. Non ho mai pianto come lo sto facendo per te. Maggio era il mese nel quale inauguravamo il caffè freddo di mamma-ha concluso Facciolla-ora non so se lo faremo senza di te, ma sono certo che solo la morte mi separerà dal tuo ricordo. Tanti coloro che lo hanno ricordato e che stanno soffredo. Vincenzo ha fatto la storia delle carresi di Ururi, indossando per oltre 40 anni i colori del cuore, bianco e celeste, colori che ha indossato fino all’ultimo respiro.