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giovedì, Maggio 2, 2024

“Reperto storico di notevole importanza compromesso da lavori di restauro”, la consigliera Decaro chiede urgente convocazione IV commissione consiliare.

Apertura“Reperto storico di notevole importanza compromesso da lavori di restauro”, la consigliera Decaro chiede urgente convocazione IV commissione consiliare.

-articolo di Francesco Di Giacomo-

“Nell’ambito dei fondi strutturali europei 2014-2020, nel 2018 al Comune di Termoli sono stati concessi 400.000 euro, di cui 280.500 per lavori, per eseguire un restauro conservativo del Castello Svevo. Ottima cosa, visto che si tratta di uno dei monumenti più antichi e rappresentativi di Termoli, di cui occorre avere la massima cura.

– Avv. Daniela   Decaro

Una lettera pubblicata su un quotidiano online da parte dell’architetto Luigi Marino nel dicembre del 2023, dopo un sopralluogo effettuato nel Castello Svevo di Termoli, aveva aperto il dibattito. A distanza di qualche mese dall’accaduto, la consigliera di minoranza Daniela Decaro ha fatto pervenire all’attenzione di Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale una P.E.C. tramite la quale sollecita l’amministrazione affinché si riunisca per chiarire quali decisioni siano state prese in merito all’istanza presentata il 3 gennaio scorso; questo perché, nel frattempo, a febbraio ’24 sono già state convocate due sedute della IV commissione, nelle quali l’avv. Decaro, in qualità di componente insieme ad altri due consiglieri, aveva fatto sapere che in una erano stati ascoltati sia il RUP ossia il tramite tra le imprese chiamate a partecipare alla gara di appalto e il coordinatore unico (dirigente responsabile) scelto dalla pubblica amministrazione, sia il DL, cioè il tramite tra la committenza (privata) e l’impresa che realizza i lavori (rispettivamente nelle figure di Francesco Avellino e dell’ing. Filippo Pilla); è emerso quindi nell’altra (in cui il RUP era assente) quanto già asserito dal Prof. Luigi Marino con una segnalazione risalente al settembre dello scorso anno e rivolta direttamente all’attenzione della SABAP, ovverosia un’incongruenza rispetto a quanto constatato dallo stesso Marino dopo effettuazione di un sopralluogo tra le mura del Castello Svevo della città, monumento simbolo di Termoli, nel quale sarebbero nascoste delle vere e proprie reliquie risalenti addirittura al XVI sec.       (In particolare il riferimento sarebbe a dei graffiti che sarebbero andati perduti dopo lavori di restauro risalenti a prima che nello stesso Castello Svevo venisse installata l’attuale scala in muratura, quindi agli inizi del secolo scorso).           Ciò che emerge dal rapporto sul sopralluogo compiuto proprio dall’architetto Luigi Marino nell’agosto del 2023, in occasione di una campagna fotografica, sono infatti vere e proprie testimonianze di un’eredità che inconsapevolmente si conservava fra le mura del Castello, fra le quali emergono anche e soprattutto documentazioni storiografiche estremamente interessanti e direttamente risalenti alla visita effettuata tra il 1907 e il 1908 da Arthur Haseloff, Storico dell’arte nato il 28 novembre 1872 a Berlino, e che dal 1905 al 1920 si stanziò a Roma come segretario presso l’Istituto storico prussiano, prima di fare ritorno in Germania dove fu nominato professore di storia dell’arte all’università di Kiel. Tra gli altri graffiti più importanti spiccano anche simboli araldici e “la sezione verticale di una torre a piani sovrapposti raggiungibili con scale a pioli attraverso botole nei solai”, quest’ultima di notevole importanza storiografica proprio perché “rappresentazione del torrione superiore del Castello” accessibile prima che fosse destinata ai lavori di locazione della stazione meteorologica, si legge nel rapporto di Marino, che sottolinea come i lavori di intonacatura abbiano inesorabilmente dissipato un documento storico importante per la città di Termoli, dopo essersi accertato che “le pareti dei due vani sono state grattate asportando tutte le tracce degli antichi intonaci con i graffiti”.

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