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lunedì, Aprile 29, 2024

Bilancio. Gravina (M5S): “Regione ferma al palo”

AperturaBilancio. Gravina (M5S): "Regione ferma al palo"

L’estate sta finendo, cantavano anni fa i fratelli Righeira ma restando al duo torinese la canzone giusta da citare per questa estate agli sgoccioli non è questa ma un’altra: “No tengo dinero”. E il riferimento, purtroppo, in questo caso non è canterino ma economico. Nel vero senso della parola: soldi non ce ne sono. Parliamo del bilancio regionale, oggetto delle notti insonni della nuova amministrazione che ha ereditato un carico da undici pesantissimo. Sul tema, oggi, dal fronte di una opposizione ancora sotto l’ombrellone, è arrivato l’affondo di Roberto Gravina, consigliere regionale del M5S. “Bilancio regionale fermo al palo” – dice l’ex Sindaco di Campobasso. “Dopo due mesi – prosegue – ai molisani viene solo ripetuto di attendere. La situazione finanziaria della Regione è quella di una società fallita. La campagna elettorale è fallita, cosa si aspetta ad iniziare a lavorare?”. Alla domanda Gravina aggancia un quadro generale che coinvolge cittadini e imprese in attesa di risorse provenienti proprio dalla Regione.

Domanda legittima quella del Consigliere 5 Stelle alla quale l’assessore al bilancio, Gianluca Cefaratti, dal canto suo può opporre un’estate di lavoro intenso e senza requie che sta cercando di mettere ordine nei conti pubblici. Intanto la prossima settimana verrà approvato in Giunta il bilancio consuntivo 2022 mentre a metà del mese di settembre sarà la volta del bilancio di previsione 2023. Un rompicapo, quello dei conti pubblici, trafitti dalle frecce come un San Sebastiano di carta moneta sul quale ogni giorno si abbattono punte acuminate. L’ultima, la richiesta di 15milioni di euro intimata attraverso un decreto ingiuntivo del Consorzio di Bonifica del Basso Molise alla Regione per mancati pagamenti che afferiscono alle due legislature precedenti: Toma e Frattura.

La vicenda però tinge di giallo e i contorni della faccenda saranno oggetto di un faccia a faccia tra l’assessore al Bilancio, Cefaratti, e il commissario consortile, Fabio Rastelli. Da chiarire, soprattutto, come e perché sia stato possibile accumulare una somma dalle proporzioni gigantesche.

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