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martedì, Marzo 19, 2024

La mensa Caritas a Termoli tra i progetti realizzati con l’otto per mille: una firma che fa bene

AttualitàLa mensa Caritas a Termoli tra i progetti realizzati con l’otto per mille: una firma che fa bene

Un gesto di amore che si può compiere semplicemente un una firma in dichiarazione dei redditi. Un invito a sostenere la Chiesa cattolica con l’otto per mille e condividere tanti progetti di solidarietà ed essere parte di un abbraccio condiviso così come ci ricorda il Vangelo di Marco: “Voi stessi date loro da mangiare”. Tra le iniziative realizzate e supportate sul territorio diocesano c’è la mensa della Caritas a Termoli.

“Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia”. Questo è il messaggio della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno di realizzare migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.
La campagna sottolinea la relazione forte e significativa tra la vita quotidiana dei cittadini e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi che siano, essi non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie.

Ecco, quindi, che con una firma per l’8xmille, è possibile moltiplicare la sensazione di benessere che si prova quando si fa un gesto d’amore. Come fa la Chiesa ogni giorno con i suoi interventi arrivando capillarmente sul territorio a sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno: poveri, senzatetto, immigrati, ma anche italiani che attraversano momenti di difficoltà.
Nella diocesi di Termoli-Larino, i fondi dell’8xmille si sono trasformati in numerose opere di carità, aiuto a chi soffre e iniziative solidali. Tra gli interventi si consolida quello della mensa della Caritas aperta a chi è in povertà estrema, per la maggior parte disoccupati, migranti, senza fissa dimora e chiunque sta attraversando un periodo di crisi e difficoltà. È una mano tesa rivolta a quanti sono a rischio di esclusione sociale. Accanto alla chiesa di Sant’Antonio (ingresso di largo
Martiri delle Foibe) in un ambiente familiare, i volontari e le suore condividono con gioia alcuni momenti della giornata con gli ospiti: un aiuto gratuito che non si concretizza solo nella preparazione di un pasto caldo, ma anche nel reinserimento della persona nel contesto sociale, con una rinnovata dignità. Il progetto è nato per rispondere ai bisogni primari di molte persone
in stato di vulnerabilità presenti nel territorio.

Un gesto di amore che si può compiere semplicemente un una firma in dichiarazione dei redditi.
Un invito a sostenere la Chiesa cattolica con l’otto per mille e condividere tanti progetti di solidarietà ed essere parte di un abbraccio condiviso così come ci ricorda il Vangelo di Marco (Mc 6, 30-44: “Voi stessi date loro da mangiare”.

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