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mercoledì, Aprile 24, 2024

Inchiesta Covid, la Procura chiede di nuovo l’archiviazione: “Non ci sono prove”

AperturaInchiesta Covid, la Procura chiede di nuovo l'archiviazione: "Non ci sono prove"

Nuova richiesta di archiviazione per l’inchiesta sulla gestione della pandemia in Molise. Il procuratore Nicola D’Angelo ha concluso le nuove indagini che erano state disposte dal giudice dell’udienza preliminare Roberta D’Onofrio nello scorso mese di febbraio, giungendo alle medesime conclusioni: l’indagine per epidemia e omicidio colposi va archiviata. Il giudice dovrà ora nuovamente pronunciarsi e le parti possono opporsi alla richiesta così come il Comitato dei familiari delle vittime aveva già fatto nei mesi scorsi.

A febbraio la D’Onofrio aveva deciso di non archiviare disponendo nuove indagini entro tre mesi di tempo per sentire anche medici e primari del Cardarelli. Alcuni di questi nelle settimane passate sono stati sentiti dopo essere stati loro stessi iscritti nel registro degli indagati.

“Occorre andare fino in fondo – scrive D’Angelo nella nuova richiesta di archiviazione – ma il dramma dei familiari delle vittime non può trasformarsi nell’individuazione di un colpevole a tutti i costi. Le omissioni ci furono ma non ci sono prove che comportamenti o decisioni diversi avrebbero modificato l’incidenza dei decessi ospedalieri”.
Nell’inchiesta sono coinvolti l’ex direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano, l’ex direttore sanitario dell’Azienda sanitaria Virginia Scafarto, l’ex direttore sanitario facente funzioni dell’ospedale Cardarelli di Campobasso Celestino Sassi e l’ex commissario della sanità molisana Angelo Giustini. Oltre a questo fascicolo restano in piedi in procura a Campobasso anche altre due inchieste sulla mancata realizzazione della torre covid e sul funzionamento dell’impianto dell’ossigeno all’ospedale Cardarelli.

 

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