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lunedì, Maggio 6, 2024

Michel Casertano, il pittore che vive nella natura: l’arte impressionista rivive nei suoi quadri

AttualitàMichel Casertano, il pittore che vive nella natura: l'arte impressionista rivive nei suoi quadri

La lunga barba bianca, gli occhi celesti che raccontano una vita piena di esperienze. Le mani segnate, di chi con esse lavora, crea. Michel Casertano ha quasi 89 anni, nato a Gambatesa ed è un artista, scultore e pittore. Metà della sua vita l’ha trascorsa in giro per il mondo, da Roma a Parigi, dipingendo e disegnando a Piazza di Spagna e Montparnasse, conoscendo e incontrando i grandi. 15 anni in Francia, l’esperienza nelle miniere in Belgio. E’ considerato l’ultimo degli impressionisti veri. I suoi quadri sono un’esplosione di colori dai quali emergono le forme, i paesaggi, creazioni en plein air, come si può ammirare nella mostra aperta fino al 15 aprile a Ripalimosani nell’azienda agricola Vinica. Un’arte, la sua, che vira anche nell’astrattismo. Ama particolarmente dipingere con la spatola, il tratto spesso e deciso. “Dal colore arriva la scossa della creatività” dice.
Dal 1976 ha scelto di abbandonare la modernità e si è ritirato nella natura, tra i boschi di Ripalimosani dove vive in una casa senza gas, luce, televisori o radio. Una sua scelta, la sua, perchè i mezzi non gli mancano. Vive di natura e nella natura, mangiando i frutti della terra che coltiva, memore delle sue origini contadine, cucinando e scaldandosi con il fuoco, sulle pietre roventi. Raccoglie e taglia la legna. Tutto quello che ha nei pochi metri quadrati di casa, se lo è costruito da solo. Un uomo forte, temprato dalle privazioni della guerra vissute da bambino, come racconta, e che sente di trovare l’ispirazione artistica immergendosi nella natura.
Casertano come Charles Moulin a Castelnuovo al Volturno. In carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, esponendo in mostre di tutto il mondo, dall’America alla Francia e nel suo Molise Nel 1968 ha vinto il premio Van Gogh. “Se avessi voluto arricchirmi l’avrei potuto fare con la mia arte – dice – ma la vera ricchezza sono le parole di chi ha un mio quadro in casa e si rilassa a guardarlo, trova appagamento”.

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