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martedì, Aprile 23, 2024

Acqua, in Molise oltre il 50 per cento si perde nelle reti ‘colabrodo’

AperturaAcqua, in Molise oltre il 50 per cento si perde nelle reti 'colabrodo'

Il Molise, come le altre regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna) sconta le conseguenze della vetustà delle reti idriche. E la nostra regione è tra quelle in cui si registrano le maggiori perdite di acqua nelle condotte comunali. A fronte dei 486 litri al giorno disponibili per abitante, il 51,8% si perde all’interno delle reti colabrodo. Il dato emerge dall’esito del censimento nazionale dell’Istat relativo all’anno 2020 e riferito alle acque per uso civile. I dati relativi alle due province non sono incoraggianti. In particolare, in quella di Campobasso, su una disponibilità quotidiana per abitante, pari a 490 litri, se ne perdono 212, mentre ad Isernia i litri di acqua che si perdono nelle condotte sono 292 sui 478 disponibili. E non è un caso che, dei 416 milioni di euro stanziati da Pnrr per il Molise, 36 sono destinati agli invasi idrici e alla gestione delle risorse idriche. Tra gli interventi previsti anche quelli per un rinnovo dei serbatoi comunali, che nel 70% dei casi sono sottostimati rispetto alle esigenze della popolazione. E poi ci sono le condotte, le reti colabrodo all’interno delle quali si perde gran parte dell’acqua convogliata. Eppure il Molise è tra le regioni italiane con la maggior disponibilità di risorse idriche, al punto da cederla anche alla Puglia e alla Campania quasi a titolo gratuito. Un paradosso, visto che, soprattutto nel periodo estivo, e malgrado la realizzazione dell’acquedotto molisano centrale, molti comuni del Basso Molise restano puntualmente a secco.

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