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lunedì, Aprile 29, 2024

Ancora baby gang: fioraio aggredito e botte a coetanei, 12 minori denunciati a Campobasso

CronacaAncora baby gang: fioraio aggredito e botte a coetanei, 12 minori denunciati a Campobasso

La Squadra Mobile di Campobasso ha denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni del capoluogo molisano 12 minori, responsabili a vario titolo di varie aggressioni. Nel dettaglio 9 minori tra i 13 e 15 anni tutti residenti in città, sono ritenuti responsabili in concorso di lesioni aggravate, minacce aggravate e tentativi di estorsione ai danni di coetanei, anche essi  residenti a Campobasso e di età compresa tra i 12 e 14 anni. Gli episodi di violenza hanno trovato il culmine il 27 luglio scorso in un parco giochi. Le vittime, per l’ennesima volta accerchiate e insultate da un gruppo di 10 ragazzi, impaurite e terrorizzate si sono date alla fuga. Una di loro, però, è stata raggiunta dal branco e aggredita da 4 coetanei che l’hanno colpita a ripetizione causandogli ferite con una prognosi di 10 giorni.

Quattro minori (tra questi anche uno dei ragazzi coinvolti nell’episodio del 27 luglio) sono stati invece denunciati perché ritenuti responsabilii di un altro episodio e per questo accusati dei reati di lesioni, istigazione a delinquere e omissione di soccorso. Il 7 e il 9 agosto scorso hanno aggredito un venditore ambulante del Bangladesh, 50 anni, molto conosciuto in città, senza alcun motivo, provocandogli la frattura di una costola e una prognosi di 30 giorni. “Se pur vero che non tutti i ragazzi coinvolti in queste vicende – evidenziano dalla Questura – hanno tenuto condotte penalmente rilevanti,  di certo è che tutti i minorenni  hanno avuto un comportamento deprecabile, dal basso contenuto etico e morale, a difesa del gruppo e deridendo la parte offesa,  atteggiamenti  che rientrano nel fenomeno delle baby gang”. Di fondamentale importanza, nelle indagini di polizia giudiziaria, sono state le denunce presentate delle parti offese e le dichiarazioni rese dai testimoni. “A differenza di quanto emerso nelle precedenti indagini della Squadra Mobile sulle baby gang nel capoluogo – spiegano ancora dalla Questura – questa volta la banda non ha filmato gli eventi per poi diffonderli sui social network, a dimostrazione di un innalzamento del profilo criminale degli indagati”. Alcuni dei minorenni indagati già in passato erano stati segnalati all’autorità giudiziaria per gli stessi reati.

 

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