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venerdì, Marzo 29, 2024

Medicina nucleare, Castrataro “bacchetta” l’Asrem

AttualitàMedicina nucleare, Castrataro "bacchetta" l'Asrem

Botta e risposta tra il Comune di Isernia e l’Asrem, sulla vicenda della sospensione del servizio di medicina nucleare al Veneziale. Com’è noto, l’Asrem aveva comunicato la sospensione per lavori di adeguamento, ma a tutt’oggi i lavori ancora non sono stati affidati, mentre la medicina nucleare è stata sospesa, danneggiando soprattutto i pazienti più fragili: anziani ed oncologici.

Da qui la prima lettera di Castrataro a Florenzano. Dopo la risposta dell’Asrem, evidentemente ritenuta non esaustiva, il sindaco di Isernia ha ripreso carta e penna ed ha scritto di nuovo, sia a Florenzano, che a Toma: Sebbene l’Asrem neghi in modo categorico che non si è proceduto alla “chiusura” del servizio di medicina nucleare dell’Ospedale di Isernia, trattandosi di mera “sospensione temporanea di parte delle attività” del predetto servizio – afferma Castrataro – nessuna informazione è arrivata su quali sono le attività sospese, con la conseguenza che, allo stato, non è dato sapere quali sono le attività che, invece, vengono erogate, con lesione del diritto dei pazienti ad essere informati e curati. Al di là di affermazioni del tutto generiche sulla “effettuazione di interventi urgenti e non procrastanibili, necessari a garantire la sicurezza degli operatori e dei pazienti”, la mancanza di chiarimenti non consente di comprendere la scelta operata dall’Asrem, perché soltanto ragioni particolarmente gravi possono giustificare la mancata prestazione delle attività di medicina nucleare. Non è dato comprendere l’iter seguito da Asrem – continua Castrataro – Deve trattarsi di motivi di particolare gravità, se la “sospensione” ha preceduto l’espletamento delle procedure di gara per l’affidamento dei lavori, per cui a maggior ragione devono essere resi noti a questo comune. Inoltre, ad oggi, non risultano ancora pubblicati provvedimenti di affidamento, né risultano iniziati i lavori presso la sede del servizio di medicina nucleare. Già nella precedente comunicazione, il comune di Isernia aveva chiesto di verificare “tutte le strategie alternative alla chiusura, ad esempio mantenere effettivo il servizio in ambienti separati contemporaneamente allo svolgersi dei lavori” come nel caso dei lavori eseguiti all’ospedale di Termoli. Isernia resta pertanto in attesa di ricevere i necessari chiarimenti, chiude il sindaco, confidando ancora nella possibilità di evitare la “sospensione” della medicina nucleare per il bene di tutti i pazienti”.

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