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lunedì, Maggio 6, 2024

Tragedia di Marcinelle, 65 anni dopo parte da un molisano l’identifazione dei minatori ignoti

CronacaTragedia di Marcinelle, 65 anni dopo parte da un molisano l'identifazione dei minatori ignoti

Si accende una speranza per 17 tombe rimaste senza nome. La tragedia del Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio, dove persero la vita 262 minatori di cui 136 italiani, tra i quali anche sette molisani, ha ancora 17 vittime non identificate.
Ma ora c’è la possibilità di dare finalmente un nome a quelle tombe: il 4 ottobre partirà il processo per riesumare e identificare i corpi. Tutto parte dalla richiesta inoltrata due anni fa da Michele Cicora che quando esplose il tunnel della miniera aveva quattro anni. Il padre Francesco fu una delle vittime del disastro. Era partito da San Giuliano di Puglia per lavorare e mantenere la moglie e i sette figli ultimo dei quali Michele, rimasti in Molise.
L’8 agosto del 1956 un’esplosione sotterranea nella miniera provocò una strage. Per diversi giorni davanti alla miniera centinaia di persone attesero di conoscere il destino dei propri cari attraverso il via vai di barelle su cui venivano trasportati morti e feriti. Alla fine, mancarono all’appello dodici minatori italiani, due belgi, un tedesco, un algerino e un greco. Tra i lavoratori italiani non fu identificato il padre di Michele Cicora.
‘Non so dove mettere un fiore’ ha dichiarato il figlio che vive a Londra ma torna spesso a San Giuliano. Per questo ha chiesto al governo italiano e belga di poter fare il test del Dna sulle vittime rimaste ignote per riportare suo padre in Molise.
A distanza di quasi tre anni da quella richiesta, è arrivata la risposta da parte delle autorità belghe e il 4 ottobre i corpi saranno riesumati dal cimitero di Marcinelle. Gli esperti sperano di concludere il lavoro entro la prossima commemorazione della tragedia, nell’agosto 2022. Il responsabile delle indagini ha ammesso che non sarà facile, anche se le tecniche sono oggi molto avanzate, sono passati 65 anni dalla catastrofe e non si sa in che stato si troveranno i campioni da analizzare. Le bare verranno aperte manualmente. Le ossa verranno raccolte assieme a tutto il resto dei tessuti, e verranno analizzati in laboratorio.
La speranza di Michele è di poter riportare i resti del papà Francesco al cimitero del paese dove un cippo ricorda quella tragedia.

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