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sabato, Aprile 27, 2024

Agnone. Marcovecchio: il Caracciolo non diventerà centro emergenza Coronavirus

AgnoneAgnone. Marcovecchio: il Caracciolo non diventerà centro emergenza Coronavirus

“Non ha senso potenziare il Caracciolo solo per farlo diventare un centro di emergenza Covid-19″. A dirlo è il sindaco di Agnone, Lorenzo Marcovecchio, che ha voluto chiarire la sua posizione dopo la proposta avanzata dalla minoranza. Per il primo cittadino l’idea di rilanciare il presidio altomolisano è ovviamente condivisibile, del resto da anni si sta lottando per tentare di salvarlo, ma a suo avviso non è questa la strada da percorrere: “Noi – ha spiegato Marcovecchio – siamo per il potenziamento della struttura nell’ambito di un progetto che duri, non per un progetto emergenziale e temporaneo che mette a rischio la salute dei nostri cittadini. Non possiamo chiedere altri sacrifici a una popolazione, soprattutto anziana, e maggiormente esposta”, ha concluso il sindaco di Agnone. Intanto dallo scrittore e giornalista Nicola Mastronardi arriva un appello alla Regione Molise e all’Asrem, affinché gli ospedali di Venafro, Larino e Agnone possano accogliere malati generici provenienti da altre regioni per liberare posti dove la situazione è destinata ad aggravarsi: “Non possiamo restare indifferenti – scrive – rispetto a ciò che sta accadendo nel resto del Paese. Da qui l’appello alla Regione Molise e all’Asrem: subito realizzazione di Posti letto per i pazienti affetti da Corona Virus. Abbiamo perso anche troppo tempo rispetto al provvedimento del governo che già dal 10 Marzo ha messo a disposizione i fondi utili a questo scopo. Se anche non dovessero servire a noi, i posti letto serviranno per essere solidali con il resto d’Italia. Basta equivoci, utilizziamo gli ospedali di Venafro, Larino e Agnone anche per posti letto che possano accogliere malati generici da altre regioni per liberare posti dove la situazione si farà più grave”.

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