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venerdì, Marzo 29, 2024

Cerro al Volturno. Massucci: salviamo l’edificio scolastico dell’ex istituto comprensivo “Alighieri”

AttualitàCerro al Volturno. Massucci: salviamo l’edificio scolastico dell’ex istituto comprensivo “Alighieri”

Da Vittorio Massucci riceviamo e pubblichiamo queste riflessioni legate sullo storico edificio scolastico dell’ex istitututo comprensivo Dante Alighieri

Come è a tutti noto l’edificio scolastico dell’ex Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” dovrebbe essere abbattuto per lasciare spazio alla ricostruzione ex-novo di un edificio scolastico sismicamente adeguato al rischio sismico locale, il così detto polo scolastico avente progetto dal titolo: “Realizzazione di un Polo intercomunale a servizio dei Comuni di Cerro al Volturno, Acquaviva d’Isernia e Pizzone mediante la ricostruzione dell’edificio scolastico “Dante Alighieri” in Cerro Al Volturno – I° Lotto”, vedi delibera di Giunta Regionale N. 159 del 25-02-2018.
Dico così detto polo scolastico, perché il vero polo scolastico è stato ed è l’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” che raccoglieva tutta l’Alta Valle del Volturno (7 comuni) con una popolazione scolastica mediamente intorno ai 600 alunni e che certa politica regionale in passato ha “volutamente rivedere”, i cui motivi rispetto alla Politica intesa in senso lato come “propulsore di socialità e ricchezza umana”, ancora non sono chiari.
Preciso che il sottoscritto ha evidenziato all’Amministrazione e dimostrato che sarebbe stata possibile percorrere un’altra soluzione per ottenere la sicurezza sismica richiesta della norma in questione e cioè quella di un intervento sulla struttura dell’edifico esistente provvedendo all’adeguamento sismico medianti l’installazione di isolatori sismici che, secondo scienza e coscienza di professionisti e costruttori di primissimo piano nel mondo, avrebbe garantito la rigenerazione del nostro edificio scolastico che è un patrimonio incommensurabile per la collettività dei cittadini di Cerro al Volturno sia da un punto di vista strettamente patrimoniale e sia da un punto di vista socio-culturale ed identitario.
Dal punto di vista patrimoniale parliamo di circa 3.000 mq (tremila mq) di superficie distribuita su tre livelli. Che nonostante i tempi correnti per il settore delle costruzioni (basso prezzo a mq), ancora potrebbe avere un valore economico-finanziario intorno a 3 Mln di euro. Ma il valore immenso che l’edificio scolastico “Dante Alighieri” ha è soprattutto quello socio-culturale-identitario.
E’ stata la scuola dei cittadini della Valle del Volturno e dei Cerresi che sono nati dopo il 1961 in poi. E’ stato motivo di orgoglio per chi l’ha realizzata di dire “crediamo nella cultura, crediamo nel diritto allo studio”, aggiungiamo all’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, al Castello Pandone, il nostro “Monumento”, il monumento allo studio, alla cultura, che come disse, il suo ideatore e realizzatore, il Maestro e Prof. On.le Mario Di Ianni*: “Cerro al Volturno genera figli che culturalmente si fanno e ci fanno onore in tutta Italia, e forse anche oltre, nel lavoro, nelle arti, nelle professioni e nella cultura”; ragazzi, giovani e poi cittadini che hanno “sudato su quei banchi”; Presidi, Dirigenti scolastici, professori e professoresse, maestre e maestri, bidelle/i e tutti gli altri che l’hanno tenuto in piedi in tanti anni di attività e dato il meglio di se stessi perché la cultura, il sapere sono ciò che ci rende “infiniti”. Rispetto e considerazione va anche i vari Sindaci che si sono succeduti e che hanno fatto tutto il possibile per tenerlo vivo e funzionale e perché è il “nostro orgoglio” e non può essere abbattuto da calcoli freddi “di cuori aridi e da pensieri minuscoli” che non vedono oltre il proprio naso, e che meschinamente, abusando del potere dell’ “ufficio”, che non è loro ma del popolo che li paga, che dovrebbe essere solo e soltanto lo strumento della costruzione del “bene”, “torchiano, azzoppano, negano, inaridiscono il popolo stesso e chi li rappresenta, negano idee e soluzioni che sfuggono alla loro comprensione anche se si ergono a tuttologi”, ma quell’ “Ufficio non gli spetta quando non produce bene per il Popolo.
Con molta franchezza mi sento di affermare che molti, come me, quando tornano a Cerro al Volturno passando sul viadotto Volturno, viaggiando verso nord o verso sud, si sentono a casa non perché vedono il Castello ma perché ritrovano l’edificio dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri”, gigantesco nel suo genere e perché è la nostra vera Identità, abbatterlo significherebbe abbattere la nostra storia, la nostra identità di un popolo che ha creduto e crede nella cultura e nel sapere come via di trionfo delle conoscenze, della libertà e dell’orgoglio di essere “homo sapiens, sapiens”.
Detto questo dico no, e diciamo no all’abbattimento dell’ex Istituto Dante Alighieri, chiediamo all’Amministrazione di attivarsi per chiedere alla Regione Molise di poter realizzare in altro luogo il nuovo Polo scolastico. E’ possibile salvare l’ex Edificio Scolastico “Dante Alighieri”, bisogna provarci in modo concreto. Credo che la Regione Molise può ben comprendere l’utilità e l’opportunità dello spostamento atteso che La stessa Regione salva un suo PATRIMONIO, dove negli ultimi anni sono stati spesi centinaia di miglia di euro, che può essere destinato benissimo ad altre attività meno stringenti da un punto di vista sismico, e comunque con una spesa di 5-600 mila euro, utilizzando le tecnologie adeguate correnti, può essere destinato ad altri usi al servizio ed utili a tutta la collettività, per es. scuola dello sport, cessione locali ad associazioni, apertura centro commerciale, affitto locali per attività etc … etc …
Possiamo anche costituire un Comitato cittadino per aiutare, se ce ne fosse bisogno, l’Amministrazione a manifestare tale richiesta alle autorità Regionali e Statali competenti ad autorizzare la ricostruzione in altra zona a Cerro al Volturno, che ne ha certamente. Progredi non Regredi.
Vittorio Massucci (ex assessore)
(*=Preciso che politicamente sono stato distante dalle posizioni dell’On.le M. Di Ianni, ma riconosco il successo della sua arte politica dimostrata nella sua gloriosa carriera)

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