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martedì, Aprile 23, 2024

Isernia, per la presidenza della Provincia “braccio di ferro” tra Centrodestra e Popolari

AttualitàIsernia, per la presidenza della Provincia "braccio di ferro" tra Centrodestra e Popolari

La legge Del Rio parla chiaro: possono essere eletti Presidente della Provincia, i Sindaci della provincia il cui mandato scada non prima di 18 mesi dalla data delle elezioni, quindi il nodo reltivo alla presunta non candidabilità di Giacomo d’Apollonio al vertice di via Berta è sciolto.

Il sindaco di Isernia, ammesso che lo voglia, può essere tranquillamente candidato al vertice di via Berta che verrà eletto il prossimo 25 agosto, giorno indicato dal presidente pro tempore, Roberto di Pasquale. Infatti mancano più di diciotto mesi alla fine del suo mandato nel giugno del 2021.

Così, l’ultima domenica di agosto, consiglieri e sindaci dei 52 comuni della provincia di Isernia saranno chiamati a votare per individuare l’erede di Lorenzo Coia. Potranno scegliere l’eletto tra i primi cittadini degli stessi comuni. Sembra abbastanza scontato che sarà tutta una partita riservata alla coalizione di Centrodestra, visto che i sindaci dei comuni maggiori: Isernia, Venafro ed Agnone, sono tutti espressione di quella coalizione. Una partita che dovrebbero giocarsi, a meno di imprevedibili colpi di scena, Giacomo d’Apollonio, Lorenzo Marcovecchio e Alfredo Ricci.

La sorpresa potrebbe venire da un accordo regionale della coalizione di Centrodestra con i Popolari di Vincenzo Niro che, a dire la verità, con Manolo Sacco, sindaco di Pescolanciano, e Giuseppe Di Pilla, sindaco di Sant’Agapito, già si sono fatti avanti, parlando di necessario riequilibrio delle poltrone a livello regionale.

Si riferiscono al fatto che i Popolari di Niro sono stati sacrificati dal cosiddetto tavolo nazionale, a Campobasso, in favore della Lega, lì dove puntavano ad avere la candidatura a sindaco di un loro rappresentante. Tutt acqua passata, ma è possibile che a Isernia Vincenzo Niro voglia riscuotere il credito maturato a Campobasso.

Per ora solo ipotesi, o totocandidato, ma stando ai numeri e alle consistenze numeriche, quelli che hanno più voti, cosiddetti pesanti, visto che si parla di elezioni di secondo grado, sono i sindaci di Isernia, Venafro, Agnone e Frosolone. Le indiscrezioni parlano di un testa a testa tra Alfredo Ricci e Lorenzo Marcovecchio, con Giacomo d’Apollonio abbastanza restio a caricarsi sulle spalle anche il fardello di via Berta. Comunque sia, alla fine, trattandosi pur sempre di presidenza di una Provincia, è una decisione che verrà presa a livello regionale se non nazionale.

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