La Commissione Europea rimprovera l’Italia e la deferisce al giudizio della Corte di Giustizia Ue. Il Motivo sarebbe legato al problema dell’inquinamento ambientale, piaga che mette a rischio la vita dei cittadini. La decisione è stata presa a seguito di ripetuti sforamenti annuali dei limiti di NO2, ma anche per il mancato adeguamento dei sistemi di trattamento delle acque di scarico. Il biossido di azoto (NO2), infatti, è uno dei principali responsabili dell’inquinamento, prodotto maggiormente dalle auto alimentate da motori diesel. Verrebbe subito da pensare quindi che questi problemi siano legati esclusivamente alle grandi metropoli come Roma, Milano, Torino, che già subiscono da molto tempo il problema. Dall’indagine effettuata, però, risulta che tra le città medio-piccole, spicca anche il nome del capoluogo di Regione. A Campobasso dunque, sarebbero stati superati, diverse volte durante l’anno, i limiti consentiti dalla legge relativi alla presenza di gas inquinanti nell’aria.
Se da una parte il capoluogo ha sforato per la qualità dell’aria, buone notizie invece giungono sul fronte legato allo smaltimento delle acque di scarico. Il Molise, infatti, è una delle sole tre regioni d’Italia dove i sistemi di smaltimento delle acque fognarie e i sistemi di depurazione sono a norma di legge, insieme a Val D’Aosta ed Emilia Romagna. L’Italia, su questa materia ha già collezionato numerose multe milionarie, arrivando ad una spesa di 52 milioni di euro.
