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venerdì, Aprile 19, 2024

Giornata del sollievo a San Martino, il direttore Mariano Flocco: “Portare i servizi dell’Hospice anche a casa”

AttualitàGiornata del sollievo a San Martino, il direttore Mariano Flocco: "Portare i servizi dell'Hospice anche a casa"

L’amore cambia tutto e anche la malattia può diventare una grossa opportunità che va sfruttata per il recupero delle relazioni. “Siate vicini ai vostri familiari e non sprecate i momenti – ha spiegato Mariano Flocco – direttore dell’Hospice ‘Madre Teresa di Calcutta’ di Larino –  e vi diranno cose che per tutta la vita non vi hanno detto”. L’intervento, significativo, nel corso della Giornata del sollievo organizzata a San Martino in Pensilis. In tanti hanno affollato la sala consiliare del palazzo baronale per condividere un percorso che mette al centro la persona anche e soprattutto nella fase più difficile della una malattia accogliendola nella terapia del dolore e delle cure palliative riconosciute dalla legge nazionale 38 del 2010 ma che ancora stenta ad essere attuata nel suo insieme: i percorsi non sono ancora lineari e regolari così come dovrebbero essere. La giornata ha puntato così a ribadire anche quanto sia importante una buona organizzazione delle cure palliative che possa permettere a tutti i cittadini di avere un sacrosanto diritto.

Parliamo del sollievo della sofferenza – ha osservato il dottor Flocco – per vivere con dignità e soprattutto liberi da ogni forma di sofferenza nelle fasi avanzate della malattia, quando non si può più badare alla guarigione ma alla qualità della vita. Questo viene fatto migliorando il più possibile la condizione sia del malato che di tutte le persone che girano intorno alla malattia, i familiari intendo, che molte volte soffrono anche di più del malato stesso”.

All’evento, moderato da Giancarlo Graziaplena, sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione, Donato Toma, i consiglieri regionali Quintino Pallante e Vittorino Facciolla, il direttore amministrativo, Asrem Antonio Forciniti, il sindaco, Massimo Caravatta, don Nicola Mattia, e gli operatori dell’hospice che ha 16 posti letto. Toma punta a continuare un impegno che valorizza la struttura d’eccellenza della sanità regionale creando dei percorsi privilegiati per coloro – ha osservato – misurano il tempo contando gli attimi, non gli anni” assicurando il sostegno e la vicinanza del governo regionale.

Dobbiamo però incrementare molto – ha evidenziato il dottor Flocco – il livello di assistenza del domicilio. Questo si può fare impiegando personale fortemente motivato oltre che formato e con attitudine a questo tipo cura che comprende tutte le figure: medico infermiere, oss, fisioterapista, assistente sociale, psicologo e, non ultimo, l’assistente spirituale che purtroppo molte volte viene sottovalutato. Se noi riusciamo a portare a casa del malato una buona assistenza e quindi un vero sollievo dalla sofferenza, quello che chiamiamo Hospice casa, portando appunto a casa i servizi, avremo raggiunto nostro obiettivo”.

Mariano Flocco si è quindi rivolto alle famiglie delle persone che affrontano l’esperienza della malattia ricordando anche quanti, anche dopo aver varcato la porta dell’hospice e condiviso la morte di un proprio caro, sono tornati per incontrare lui e quella che si può definire come una grande famiglia. “Il messaggio – ha concluso il direttore dell’Hospice ‘Madre Teresa di Calcutta’ – sarebbe quello difficilissimo di non perdere mai la speranza; speranza che non significa soltanto la guarigione bensì vivere intensamente tutto il tempo che abbiamo da vivere e che non ci è dato sapere quant’è. Impariamo allora a vivere con intensità e noi operatori, se diamo opportunità di farlo con serenità e liberi da sintomi spiacevoli o da situazioni pesanti per un individuo già fragile nella sua malattia, anche qui avremmo raggiunto il nostro obiettivo”.

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