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venerdì, Aprile 26, 2024

Regionali tra colpi di scena, ritardi e transumanze politiche. Prove di unità nel PD

AperturaRegionali tra colpi di scena, ritardi e transumanze politiche. Prove di unità nel PD

di GIOVANNI MINICOZZI

Il colpaccio sferrato dal Movimento 5 stelle alle elezioni politiche del 4 Marzo ha tramortito i partiti tradizionali i quali non riescono più a ritrovare il bandolo della matassa tanto che le candidature individuate per la Presidenza della Regione resteranno in bilico fino all’ultimo minuto, ovvero fino alle ore 12 del prossimo 24 marzo data ultima per la presentazione delle liste. Ma procediamo con ordine. Nel centrodestra, che ha designato Donato Toma, le riunioni più o meno segrete si susseguono a ritmo incessante ma costoro, alla fine, seguiranno le orme di Michele Iorio e si allineeranno con Toma. Sempre nel centrodestra, invece, Michele Marone tira dritto e mantiene la sua candidatura alla Presidenza con tre liste di appoggio. Discorso a parte per Massimo Romano il quale sulla sua pagina Facebook ha ribadito testualmente: “Non mi sono mosso di un millimetro da quello che da più di sette anni ho scelto come percorso politico e programmatico. Il 22 Aprile ci sarò, insieme al mio movimento civico, solo se ci sarà un Presidente di garanzia, competente e privo di conflitti di interessi e con l’autorevolezza di imporsi su sanità pubblica, acqua pubblica, costi della politica e con il coraggio di esprimere il giudizio impietoso che meritano la Giunta regionale e la sua corte dei miracoli a partire dalla vicenda scandalosa di Bari”. Dunque al momento, di fatto, Massimo Romano non ha ancora deciso se giocare la partita e con chi. Nelle prossime ore potrebbero arrivare, invece, novità eclatanti dal centrosinistra dove si lavora alacremente per l’unità della coalizione. In buona sostanza il lavoro fatto da Roberto Ruta con l’obiettivo di raggiungere ” l’unità nella discontinuità “ potrebbe dare i suoi frutti con la decisione di scegliere come candidato Presidente tra Ruta e Frattura una terza persona che sia di garanzia per tutti. Il Senatore Ruta da tempo ha dato la sua disponibilità a fare il passo indietro qualora fosse individuato un candidato di garanzia. La posizione di Paolo Frattura al momento non si conosce e il suo staff continua a diffondere notizie fuorvianti come quella relativa a cinque circoli del PD della provincia di Isernia che hanno dato sostegno a Frattura. In realtà sono singoli personaggi , per lo più autoreferenziali in attesa di prebende, che capeggiano circoli inesistenti o al massimo composti da un paio di iscritti. Quello che è certo è che il Pd nazionale sta cercando un candidato alternativo a Paolo Frattura e a Roberto Ruta, il quale ha già espresso il suo parere positivo a tale soluzione. L’enigma resta solo sulla reale volontà del Governatore di farsi da parte. I maligni ipotizzano addirittura un suo sostegno a Donato Toma e alla squadra del suo ex alleato Aldo Patriciello se non fosse più lui il candidato. Così come gli stessi “maligni” ipotizzano un possibile trasloco politico di Pierpaolo Nagni e di qualche altro consigliere regionale uscente dal centrosinistra al centrodestra qualora lo stesso centrosinistra si presentasse ancora spaccato alle elezioni del 22 aprile. Quanto al terzo nome in grado di riunire la coalizione crescono le quotazioni di Laura Venittelli ma non si possono escludere altre soluzioni Istituzionali, al di fuori degli assessori regionali che hanno governato con Paolo Frattura , o una figura di spicco della società civile. Dunque il tempo stringe ma le sorprese sono dietro l’angolo.

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