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giovedì, Marzo 28, 2024

Enzo Di Giacomo rompe il silenzio: mi candido, ma solo se siamo tutti uniti

AttualitàEnzo Di Giacomo rompe il silenzio: mi candido, ma solo se siamo tutti uniti

Candidature alla presidenza della Regione. Enzo Di Giacomo, da più parti indicato come il candidato dello schieramento di centrodestra, allargato alle liste civiche, rompe il silenzio che finora aveva osservato affermando: «La spinta proveniente dalla società civile e l’accorato appello di tutta una serie di movimenti civici, spinta raccolta pure da tante parti dello schieramento politico ai fini di una mia discesa in campo, esprime un apprezzamento ed un richiamo al senso di responsabilità nei confronti della mia modesta persona di umile servitore dello Stato. A questo punto, per esclusivo spirito di servizio e nel superiore interesse di questa nostra terra, potrei anche compiere il grande sacrificio personale e professionale che mi viene richiesto, quello della rinuncia a tutte le mie funzioni attuali.
Sennonché, tale sacrificio non basterebbe perché, a mio sommesso parere di cittadino, sottolinea di giacomo, a questo sacrificio dovrebbe necessariamente accompagnarsi un altro elemento essenziale, quello della costituzione di una grande Coalizione unitaria, trasversale ed inclusiva, una Coalizione non contro qualcuno ma per costruire qualcosa ed anzi per costruire grandi cose. Una Coalizione che ponga, al centro del proprio programma, il lavoro e l’impresa e quindi il rilancio dello sviluppo economico ed occupazionale, obiettivi questi da perseguire la stessa determinazione con cui i nostri antichi Padri e Madri Sanniti condussero le loro battaglie anche contro chi pareva invincibile.
Una grande Coalizione unitaria, trasversale ed inclusiva, la quale – continua il giudice – rappresenterebbe la naturale prosecuzione della battaglia intrapresa dal Comitato Unitario per la salvaguardia della Corte di Appello di Campobasso e dei Tribunali di Isernia e Larino.
Se il Comitato Unitario ha scongiurato quel danno, occorre ora che una Coalizione Unitaria prosegua tale lavoro, puntando direttamente al forte rilancio economico ed occupazionale di questa regione, il cui territorio rischia oltre tutto di essere diviso e smembrato in vari pezzi che verranno accorpati alle regioni limitrofe.
Sono consapevole – sottolinea Di Giacomo – che si è in procinto di una campagna elettorale e che quindi il momento storico è diverso rispetto a quello in cui nacque il Comitato Unitario, ma resto convinto che i partiti dell’intero schieramento politico dovrebbero riuscire anche nell’attuale momento storico a compiere un grande atto di amore verso questa nostra terra, facendo un passo di lato per coalizzarsi con entusiasmo in appoggio alla spinta civica, anche se da posizioni politiche distanti tra loro, così da dare vita ad una grande Coalizione che non si risolva in un calderone, ma che punti, per il tempo limitato di una legislatura ad obiettivi programmatici comuni e condivisi e nella quale confluiscano anche le forze migliori della società civile, sia laiche che religiose. Una Coalizione – chiarisce Di Giacomo – che sia governata da un terzo garante super partes, non necessariamente io, dato che in questi mesi sono stati fatti pure altri nomi di donne e di uomini autorevoli che potrebbero egregiamente rivestire tale ruolo e che sia volta alla formazione di un governo di emergenza e di solidarietà regionale al fine di combattere i nostri veri nemici, che si chiamano crisi economica, disoccupazione, emigrazione, desertificazione e povertà. Qualcuno potrebbe asserire che tutto ciò è impossibile, che si tratta solo di sogni ….. Ma i molisani, come gli antichi Sanniti, sono abituati ad affrontare le difficoltà, a non fermarsi di fronte ai muri ma a scavalcarli, a rendere possibile ciò che a prima vista può apparire impossibile, siamo abituati a non indietreggiare e a non arrenderci mai.
D’altronde – chiude il magistrato – a chi asserisca che si tratti solo di sogni, io dico che allora è ancor più necessario ed urgente costruire una squadra di sognatori, che organizzi un esercito di sognatori i quali, proprio per tale motivo, saranno invincibili e riusciranno così a trasformare questi sogni in realtà. Io sono uno di questi sognatori, e perciò sogno la nascita di una Coalizione Unitaria, sogno che venga compiuto questo grande atto di amore verso la nostra terra, per ridare a tutti la speranza in un futuro migliore, per ribaltare le sorti economiche ed occupazionali dei nostri territori, per scrivere tutti insieme una pagina della storia di questa regione destinata ad essere tramandata e ad essere letta dalle generazioni future».

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