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lunedì, Novembre 4, 2024

Transumanza, prestigioso riconoscimento per il Molise

AttualitàTransumanza, prestigioso riconoscimento per il Molise

di GIOVANNI DI TOTA

La Transumanza di bovini dalla Puglia al Molise, praticata da secoli e tenuta ancora in vita dalla famiglia Colantuono di Frosolone, ha ottenuto un nuovo riconoscimento a carattere nazionale.

Il Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, ha firmato il decreto che inserisce la Transumanza nel Registro nazionale dei Paesaggi Rurali, delle Pratiche agricole e delle conoscenze territoriali.
Ci sono voluti tre anni per portare a compimento il percorso e avere le valutazioni dell’Osservatorio nazionale del Paesaggio rurale, delle Pratiche agricole e Conoscenze tradizionali che ha accolto la richiesta con una motivazione che dimostra il particolare valore di questa tradizione: “Quest’antica usanza – si legge a margine del Decreto – prese le mosse principalmente tra l’Abruzzo e il Tavoliere, con diramazioni sia verso il Gargano sia verso le Murge, passando per il Molise. Nei secoli la transumanza praticata dai pastori è stata per Frosolone una delle attività prevalenti, tante erano le famiglie e i possidenti che in autunno riunivano i loro capi in mandrie o greggi più grandi e andavano a svernare in Puglia. Le comunità attraversate dalla rete dei tratturi promuovono, praticano e salvaguardano in varie forme il patrimonio culturale immateriale legato a questa pratica millenaria. Nel limitato numero di nuclei familiari – prosegue la motivazione – va segnalata la famiglia Colantuono che da secoli si impegna a renderla sempre attuale, coinvolgendo le comunità attraversate lungo i percorsi che partecipano ai valori sociali, culturali e identitari della transumanza”.
Una tradizione secolare, quella della transumanza, messa oggi a rischio da una produzione standardizzata e dalla crescente attenzione alla quantità a discapito della qualità. Sono gli aspetti che comportano una minaccia il cui effetto sarà causa dello spopolamento totale delle aree interne delle zone rurali dell’Appennino meridionale”.
Soddisfatto il direttore di Asvir Moligal Nicola Di Niro: “Finalmente – ha detto Di Niro – si chiude la prima parte di un lavoro di ricerca e di studio del progetto “Vie e civiltà della Transumanza Patrimonio dell’Umanità” realizzato a margine della candidatura Unesco.
“E’ un lavoro che unisce sei regioni, con il Molise, ci sono Abruzzo, Puglia, Basilicata, Campania, Lazio, per le quali i tratturi e la transumanza potrebbero avere un futuro nell’economia”.
E i sei partner privati, si riuniranno a Foggia lunedì prossimo per discutere delle nuove proposte di valorizzazione dei tratturi e della transumanza.

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