Michele Mignogna
Era nell’aria già da qualche giorno la decisione del Consigliere Comunale di Larino ed ex Presidente del Consiglio, Stefano Mancinelli, e ieri sera nel corso del consiglio comunale l’ha confermata, ha lasciato la maggioranza retta da Vincenzo Notarangelo dichiarando una sorta di appoggio esterno, ovvero, valuterà caso per caso i provvedimenti da votare e quelli da non votare. Al netto delle polemiche che inevitabilmente lo hanno travolto nella giornata di oggi, il consigliere Mancinelli ha avuto coraggio e soprattutto, uno dei pochi se non l’unico, ha puntato il dito contro l’atavico problema che attanaglia il comune frentano da decenni, quello cioè legato agli uffici comunali e alla loro funzionalità. “L’azione politica purtroppo – ha dichiarato Mancinelli – non corrisponde mai a quella amministrativa, da presidente del consiglio ho avuto difficoltà a farmi consegnare gli atti dagli uffici preposti, atti che spesso o meglio, sempre, arrivano lo stesso giorno del consiglio comunale se non nelle ore immediatamente precedenti all’assise, noi siamo stati eletti – ha continuato Mancinelli – non per alzare la mano e votare ma per lavorare a favore di questa comunità e se non leggiamo le carte come facciamo a capire se un atto è positivo per tutti o solo per alcuni?” cita il discorso sugli indifferenti di Gramsci il consigliere Mancinelli, e quasi urla quando si dice partigiano, urla la sua voglia e la sua passione per la politica, e che senza tema di smentita, personalmente ritengo Stefano una risorsa politica per questa comunità. Una persona che studia e proprio perché studia vuole amministrare come si deve. “Non esco dalla maggioranza – ha detto Mancinelli – perché ho cambiato idea politica o giacca politica, no! Sono di sinistra e tale resto, però nemmeno possiamo nascondere che tutte le richieste fatte in questi anni affinchè rimettessimo ordine negli uffici comunali, sono state costantemente ignorate e questo non va bene nel rispetto dei cittadini di questa città”.