Dopo aver messo radici in diverse città del Molise, sbarca anche a Venafro il Laboratorio Giovani, il progetto ideato dal sindacato Cisal con l’obiettivo di dare risposte concrete a chi cerca opportunità di lavoro. Nella sede di via Nicandro Iosso soprattutto i giovani possono fare affidamento su una serie di servizi e sull’esperienza di professionisti affermati per formarsi in maniera più incisiva, per sviluppare idee e progetti che permettano di andare oltre la grave crisi occupazionale che nella nostra regione – forse più che altrove – sta producendo effetti devastanti, ha sottolineato il segretario regionale della Cisal, Teresa Magri: “I ragazzi vengono da noi in cerca di opportunità. E noi queste opportunità gliele stiamo dando. Accettiamo qualsiasi tipologia di studio e di curricula. Ovviamente attraverso questi giovani andiamo a offrire servizi fiscali, anche alle piccole e medie aziende. Abbiamo possibilità di offrire assistenza agli anziani, abbiamo la possibilità di offrire l’opportunità di lavorare con aziende che forniscono gas ed energia. Il lavoro che non c’è – ha concluso il segretario della Cisal – noi lo stiamo opportunamente creando”. Lo sportello di Venafro offre anche altri servizi, finalizzati alla tutela e all’assistenza delle fasce sociali più deboli, come ad esempio gli anziani o i disoccupati. Grazie all’assistenza offerta da uno staff di giovani e validi professionisti – guidato da Alessandro Capone – sarà possibile dare risposte a tutto campo, dai trattamenti previdenziali alle politiche di sostegno al reddito. Ma non solo: “La Cisal ha creato questo network – ha spiegato Capone, consulente Cisal – per offrire assistenza soprattutto alle categorie più bisognose. In modo specifico viene offerto anche il servizio della ristrutturazione del debito, previsto dalla legge cosiddetta ‘salva suicidi’: chi è oberato di debiti con le finanziarie, con Equitalia, può avere la possibilità di pagare delle rate ridotte secondo le proprie capacità e possibilità. Ciò in alcuni casi permette di salvare la casa familiare che magari è stata pignorata e di non andare incontro a drammi familiari, purtroppo sempre più frequenti”.
