di GIOVANNI DI TOTA
Tassi altissimi, quelli praticati dalle banche per i soldi presi in prestito. Percentuali che sfiorano l’usura e le imprese alla canna del gas, spesso, proprio da quel vortice si fanno inghiottire.
E in Molise, come quasi sempre accade per i dati negativi, il costo del denaro è tra i più alti in Italia.
E’ per questo che l’operazione messa in campo dalla Regione era stata salutata con favore da tutti i settori produttivi e a chiedere le agevolazioni promesse si sono presentati in più di settecento.
Ma dall’annuncio del progetto a oggi, il finale non è ancora scritto, tant’è che su questo tema il Movimento 5 stelle ha presentato una interrogazione.
“Da quasi cinque mesi – è la denuncia dei cinque stelle – oltre 700 imprese attendono che la Regione sblocchi i soldi annunciati con il fondo ‘Mi fido di te’. E pensare – aggiungono dal Movimento – che il progetto era stato pensato per aiutare tante aziende nel breve periodo”.
Il Fondo ha una dotazione finanziaria di oltre 8 milioni 700 mila euro ed è costituito dal capitale pubblico messo a disposizione delle imprese che possono richiederlo per un periodo di tempo tra i tre e i sei anni e poi restituirlo con interessi a tassi di mercato prestabiliti. Il condizionale però sarebbe d’obbligo perché i soldi al momento non ci sono.
“Sono già passati quasi cinque mesi – accusano ora i consiglieri regionali Patrizia Manzo e Antonio Federico – e nessuna impresa, piccola o media che sia, ha ricevuto le agevolazioni promesse”. Con l’interrogazione presentata a palazzo Moffa Manzo e Federico chiedono al presidente Frattura “se e con quali tempi la Regione ha intenzione di liquidare i fondi a FinMolise, affinché i contratti di finanziamento alle imprese siano perfezionati”. E il Mi fido di te, il titolo del progetto, ora ha anche il sapore della beffa, perché fidarsi è bene.
