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venerdì, Marzo 29, 2024

Qualità dei servizi sanitari, stanziati da Frattura 160mila euro per una collaborazione esterna. Quali i risultati?

AperturaQualità dei servizi sanitari, stanziati da Frattura 160mila euro per una collaborazione esterna. Quali i risultati?

di PASQUALE DI BELLO

E’ attivo ormai da oltre cinque mesi ma nessuno conosce quali risultati abbia prodotto. Stiamo parlando dell’Osservatorio sulla qualità dei servizi sanitari, istituito lo scorso maggio dalla Giunta Frattura. Un’ulteriore spesa per le esangui casse della Sanità molisana; un regalo che costa ai contribuenti la bellezza di 160mila euro in due anni.

Nel generale clima da corrida che fa da contorno alle vicende della Sanità molisana, finisce inevitabilmente di perdersi tra le grida generali la storia del neonato Osservatorio regionale per la qualità dei servizi sanitari. Varato lo scorso maggio dal Presidente della Regione e Commissario ad acta, Paolo di Laura Frattura (delibera 184 del 5 maggio) , ad oggi, se si esclude il cerchio magico della Sanità molisana, nessuno sa cosa abbia prodotto. A colpi di circa 7mila euro al mese tutto compreso scuciti dai molisani, per un totale di 160mila euro in due anni (questa la durata del contratto), sarebbe più che lecito attendersi che dall’Asrem venissero resi noti i dati di questo servizio. Se tale è, poiché appare fuori discussione che non occorre affidarsi ad un consulente esterno per dire che i servizi sanitari regionali interni sono pessimi. Questo, sia detto per inciso, senza alcuna responsabilità degli operatori delle strutture sanitarie a cui ogni mese, insieme alla paga, andrebbe conferita una medaglie d’oro al valor civile.

Sta di fatto che puntuale come una cambiale, ogni mese arriva il provvedimento della Direzione generale per la Salute che dispone (ma non potrebbe essere diversamente) la liquidazione di quanto dovuto al prof. Giorgio Banchieri a cui è stato affidato l’incarico. In cambio, il prof. Banchieri, fornisce alla stessa Direzione generale per la Salute un report mensile che la struttura conserva gelosamente nei propri cassetti. Non costerebbe invece nulla metterlo a disposizione dei molisani, pubblicandolo online come avviene per altri provvedimenti. La stitichezza comunicativa delle strutture regionali in alcuni casi rasenta la reticenza. Sarebbe invece opportuno pubblicare tutto quello che riguarda la vita e le tasche dei cittadini, soprattutto in materia sanitaria. Il provvedimento di liquidazione, come tutti quelli del settore, fa un riferimento tragico e beffardo alla conformità dell’esborso agli obiettivi previsti dal Programma Operativo Straordinario 2015 – 2018. E’ quantomeno contraddittorio fare riferimento ad un Piano che ha imposto lacrime e sangue ai cittadini e che ha tagliato dagli ospedali ai pannoloni. In tempi di vacche magre, come si suol dire, mungere ulteriormente le tasche dei cittadini per affidare fuori dai ruoli regionali una lauta collaborazione non è solo contraddittorio ma è, soprattutto, imbarazzante. E’ pur vero che in Molise la parola vergogna è stata abolita, ma qualcuno in Regione, tra le opposizioni, si svegli e chieda conto. Non vorremmo che tra le altre, fosse sparita anche la parola dignità.

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