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sabato, Aprile 20, 2024

Sinistra Italiana: “Su vertenze lavoro non si proceda più al buio”

AttualitàSinistra Italiana: "Su vertenze lavoro non si proceda più al buio"

I dati Svimez sul Molise dovrebbero confortare, ma nella sostanza fanno ancora a pugni con una realtà dove il lavoro manca e l’incidenza dell’export in aumento in alcuni comparti non compensa il crollo occupazionale in settori chiave. Una riflessione, questa,  che Sinistra Italiana Molise ha fatto alla luce di un quadro economico in cui vanno aggiunti il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego e tagli di uffici pubblic, comne per le Poste.

Gigino D’Angelo, Sara Ferri e Angelo Minotti hanno evidenziato che in una regione che rischia di perdere la Corte d’Appello e ha già perso il Comando rdell’Arma dei Carabinieri, la lotta per il lavoro assume un rilievo di estrema delicatezza. “Non si può procedere al buio – hanno detto gli esponenti di sinistra Italiana – senza prestare la giusta attenzione alle vertenze aperte e senza indicare con trasparenza i percorsi da seguire per dare una risposta, ad esempio, ai 71 dipendenti dello Zuccherificio, per capire la sorte dei lavoratori della GAM, per assicurare una prospettiva di reimpiego o di reddito alle centinaia di operai dell’ITTIERRE cui è scaduta la mobilità. Senza tralasciare tante altre imprese dimenticate e chi si è visto ridurre le ore, precarizzare o licenziare in molti settori, dai trasporti all’edilizia.

D’angelo, Ferri e Minotti considerano un paradosso, poi, la precarietà di chi è in servizio ai Centri per l’Impiego.

La critica è dura, da parte di sinistra itlaiana, che ha evidenziato come non sia un buon segno lasciare gli operai dello Zuccherificio a lottare senza essere in grado di sottoscrivere la procedura di mobilità;Far scadere la Cassa Integrazione alla GAM continuando ad annaspare con provvedimenti emergenziali; non avvertire il dovere di approntare misure di politiche attive del lavoro, a cui si è obbligati per legge.

Sinistra italiana esprime solidarietà e sostegno ai lavoratori delle aziende in crisi e considera, in ultimo, un grave errore la bocciatura dell’ordine del giorno presentato da Michele Petraroia nel consiglio regionale sulla GAM, perché esso si limitava a richiamare il rispetto delle disposizioni di legge. “Senza il Piano di gestione degli esuberi di una società controllata dalla Regione, validato e condiviso istituzionalmente dalla Regione – hanno concluso D’angelo Ferri e Minotti –  il Ministero del Lavoro non potrà concedere la cassa integrazione per 12 mesi, ed i fondi deliberati con la legge ad hoc approvata bastano a coprire solo 3 mesi.

 

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