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giovedì, Aprile 25, 2024

Termoli, Polizia in prima linea per prevenire la violenza di genere. Denunce in aumento

AttualitàTermoli, Polizia in prima linea per prevenire la violenza di genere. Denunce in aumento

Non si aspetta solo la denuncia in ufficio ma la Polizia si fa conoscere nei luoghi dove si vive abitualmente e tutto questo continuerà nelle scuole medie superiori. Oltre alla repressione diventa così sempre più fondamentale la prevenzione delle violenze di genere che non vanno mai accettate e tollerate all’interno delle famiglie.
Il camper itinerante della campagna ‘Questo non è amore’ ha fatto tappa in piazza Monumento a Termoli dove personale specializzato ha incontrato residenti e turisti per distribuire materiale informativo e rinnovare un punto di ascolto.
L’evento è stato organizzato dalla Questura di Campobasso e patrocinato dal Comune di Termoli, dall’Associazione Vivaonlus che offre un punto di ascolto e dall’Ufficio pastorale familiare della Curia.
In tanti hanno partecipato all’iniziativa, confermando un lavoro di rete che coinvolge diverse realtà in un territorio dove anche il passaparola può portare a scoprire un caso di violenza sulle donne che può coinvolgere anche i minori.polizei
«Cresce la consapevolezza e quindi aumenta il numero di denunce presentate – ha affermato il dirigente della Squadra Mobile, Raffaele Iasi – questo non significa che ci sono più casi ma che le vittime sono più consapevoli di quello che hanno subito o stanno vivendo e si riesce a intervenire più spesso dopo che si sporge denuncia e si attivano tutti gli interventi possibili. Ma c’è un’età maggiormente a rischio? ”No – ha aggiunto il dirigente – è un aspetto trasversale anche per categorie. Lo stereotipo della famiglia non benestante è da superare e comunque i casi interessano un po’ tutte le fasce d’età, dai ragazzini che hanno le prime relazioni amorose fino agli anziani che hanno vissuto una vita insieme a proprio marito e compagno e, per tutta una serie di fattori scatenanti e patologici, conoscono situazioni familiari non più sostenibili”. In piazza Monumento il personale della Polizia di Stato di Campobasso, il dirigente del commissariato di Termoli, Vincenzo Sullo e il medico capo, Alfredo Vestini, che ha evidenziato ”l’approccio multidisciplinare e totale della Questura di Campobasso rispetto a queste problematiche. Tutti i procedimenti e gli accertamenti – ha aggiunto – vengono effettuati con la massima delicatezza coinvolgendo la Squadra Anticrimine, la Squadra Mobile, l’ufficio minori e l’ufficio sanitario”.
In piazza Monumento, e in una città ancora affollata dai turisti, presenti il personale della Polizia di Stato di Campobasso, il dirigente del commissariato di Termoli, Vincenzo Sullo e il medico capo, Alfredo Vestini, che ha evidenziato ”l’approccio multidisciplinare e totale della Questura di Campobasso rispetto a queste problematiche. Tutti i procedimenti e gli accertamenti – ha aggiunto – vengono effettuati con la massima delicatezza coinvolgendo la Squadra Anticrimine, la Squadra Mobile, l’ufficio minori e l’ufficio sanitario; si tratta di specifiche competenze valutate volta per volta, ruoli complementari sulle cause e le situazioni maggiormente a rischio fisico, psichico e delicato. In altre parole, come oggi c’erano agenti donne per fornire materiale informativo si punta a ”un approccio dolce e a un atteggiamento rassicurante”.

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