La riscossione del canone dell’acqua sta provocando non pochi disagi a Campobasso. Questa la segnalazione fatta dal Movimento Consumatori.
«Le bollette – ha spiegato il presidente Filippo Poleggi – vengono recapitate in questi giorni con due date di scadenza per i pagamenti, una a marzo ed una ad aprile. È evidente – ha sottolineato Poleggi – che non sarà possibile usufruirne, in quanto la prima rata è già scaduta».
«In molti poi – ha continuato il presidente del Movimento – hanno rilevato che il totale della somma da pagare non corrisponde a quella delle varie voci citate in bolletta. Si tratta di piccoli aumenti che però riguardano tutti i campobassani, per una cifra, quindi, non irrilevante – ha concluso Poleggi».
Pronta la risposta del sindaco Battista e dell’assessore alle finanze Massimo Sabusco. «Quelli arrivati ai cittadini – hanno detto – sono avvisi la cui scadenza è indicativa. Ci scusiamo per i ritardi legati alla consegna delle bollette – hanno continuato il sindaco e l’assessore – ma per i cittadini non ci sarà alcuna mora per il mancato rispetto della prima scadenza, quella del 31 marzo».
Hanno poi concluso: «Per i campobassani nessuna maggiorazione arbitraria», spiegando che la quota relativa al minimo aumento (voce UI1) è un’imposta governativa, un contributo di solidarietà che i Comuni devono versare in favore delle popolazioni dell’Emilia Romagna, della Lombardia e del Veneto, colpite dal terremoto nel 2012.
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