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lunedì, Maggio 6, 2024

Sanità in coma, otto mesi d’attesa per una visita reumatologica a un bimbo

AgnoneSanità in coma, otto mesi d'attesa per una visita reumatologica a un bimbo

sanitàC’è chi ancora aspetta di conoscere i dettagli di quel piano di riordino sanitario portato in tour come una reliquia dal presidente della Regione Frattura. E c’è chi invece ogni giorno tasta con mano le inefficienze del sistema, a ogni livello, a partire dai pronto soccorso. L’ultimo decesso che ha destato scalpore si è verificato al Cardarelli di Campobasso, dove un uomo di 45 anni è morto d’infarto mentre era in fila in attesa di essere visitato. E poi c’è la carenza di posti letto, le barelle che mancano, la carta igienica che i pazienti si portano da casa e via discorrendo. Il quadro ormai è chiaro: il pubblico fa sempre più fatica a garantire servizi degni di questo nome, mentre il privato avanza. Emblematico quanto accaduto ad Agnone, un ospedale di piccole dimensioni: per la prenotazione di una visita reumatologica ad un bimbo di otto anni, il padre si è sentito rispondere che dovrà aspettare il 2 ottobre. Facendola in privato, invece, avrebbe risolto tutto nel giro di una settimana. Il genitore ha preferito cambiare aria: suo figlio sarà visitato il 15 febbraio al Bambin Gesù di Roma. Così come accade a tanti, per ottenere una prestazione – quasi sempre urgente – bisogna andarsene fuori regione per stare tranquilli. Sul fronte prenotazioni le cose non vanno meglio negli altri ospedali molisani. Al Veneziale di Isernia, ad esempio, per una visita senologica occorrono più di sei mesi. Al Cardarelli di Campobasso, invece, per un esame cardiologico, quello che prevede la prova da sforzo, l’appuntamento è stato fissato per giugno. Come dire, un eventuale infarto può attendere. E se arriva e uccide, tanto meglio: il servizio sanitario avrà una persona in meno di cui occuparsi. Forse a questo ci si riferisce quando si parla di abbattere i costi della sanità.

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