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sabato, Aprile 20, 2024

Tassisti di Roma ancora in campo: concorso fotografico per difendere l’ospedale di Agnone

AgnoneTassisti di Roma ancora in campo: concorso fotografico per difendere l'ospedale di Agnone

foto premiata mostra tassistiQuesta foto dice tutto. C’è in primis la gratitudine nei confronti dei tassisti romani scesi sulle strade altomolisane per difendere l’ospedale di Agnone. Ma quel «benvenuti!» è rivolto anche a coloro che fanno riferimento al Caracciolo. Nonostante tutto possono fare ancora affidamento sul calore umano del personale e sui servizi che pur tra mille difficoltà si riescono a garantire. Il cartello viene mostrato da un operatore tecnico della struttura: è un precario, simbolo di una sanità dal futuro sempre più incerto, se non cupo. Con questo scatto il collega Vittorio Labanca ha vinto il concorso legato alla mostra che ha raccolto le foto più significative scattate durante la sfilata in taxi di maggio e in occasione del corteo con le auto d’epoca di agosto, due iniziative proposte dai tassisti originari dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese per dire che l’ospedale di Agnone non si tocca, perché può ancora salvare molte vite umane nei tanti piccoli paesi montani del circondario. Le ultime novità non sono tuttavia incoraggianti: il nuovo piano di riordino della sanità molisana, nonostante preveda il riconoscimento di ospedale di area disagiata, almeno per ora non convince affatto. Per i comitati «Il Cittadino C’è» e «Articolo 32» il Caracciolo difficilmente potrà funzionare, poiché nel piano non si fa riferimento all’attività chirurgica, così come evidenziato da don Francesco Martino, responsabile dell’Ufficio della pastorale sanitaria della diocesi di Trivento. E poi c’è il problema del blocco del turn over: se non saranno rimpiazzati i medici ormai prossimi alla pensione sarà impossibile continuare a garantire i servizi. E l’ospedale morirà.

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