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giovedì, Marzo 28, 2024

Isernia. Riapre la scuola dell’infanzia San Giovanni Bosco, ma la metà dei bambini resta a casa

AttualitàIsernia. Riapre la scuola dell'infanzia San Giovanni Bosco, ma la metà dei bambini resta a casa

scuola cicchetti iserniaAl termine del trasloco e dopo i rilievi effettuati nei locali della tipografia Cicchetti su richiesta del dirigente scolastico Mariella di Sanza, da oggi sono riprese regolarmente le lezioni nella sede della scuola dell’infanzia San Giovanni Bosco. Ma non tutti si sono presentati. Nelle aule stamattina c’erano 86 alunni su un totale di 164; in pratica quasi la metà dei bambini è rimasta a casa. Segno che la scelta del commissario Saladino – avallata dall’ististuzione scolastica – continua a far discutere e a non convincere affatto molti genitori: «Non ho portato i miei figli – ha detto una mamma incontrata all’ingresso – perché non sono convinta, così come tanti genitori, sui rilievi effettuati sabato in tutta fretta. Non ci sembrano attendibili. Ci auguriamo che si trovi una sede sicura sotto ogni punto di vista. Questo è un edificio commerciale, non ha nulla a che vedere con una scuola». Un’altra mamma che già in passato aveva portato un figlio nelle sede contestata, ha motivato così la sua scelta: «La figlia più grande ha fatto un anno qui. Ha trascorso tutto l’anno con la maglia a maniche corte, perché si sudava; metà dell’anno lo hanno passato con le tapparelle abbassate perché questo edificio è molto soleggiato. Non ha tetto e da marzo in poi diventa una sauna. Visto questo precedente, non mi sento sicura, non mi sento tranquilla, non mi piace come sono stai condotti gli ultimi rilievi e per questo ho deciso di non far entrare mia figlia». Durante la mattinata diversi genitori hanno visitato la struttura per farsi un’idea. Qualcuno ha cambiato opinione, ma c’è stato anche chi ha continuato a dirsi perplesso, aggiungendo all’elenco delle cose che non vanno anche i bagni per così dire unisex. Certo è che i contrari al trasferimento da Cicchetti – un numero tutt’altro che trascurabile – resta fermo sulle proprie posizioni, ossia non fa entrare i propri figli a scuola. A questo punto non sono esclusi nuovi incontri e confronti per trovare una soluzione che accontenti tutti. Del resto sin dal primo momento si è parlato di soluzione provvisoria.

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