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domenica, Aprile 28, 2024

Morte sospetta al Veneziale di Isernia, chiesta un’ispezione ministeriale

AttualitàMorte sospetta al Veneziale di Isernia, chiesta un'ispezione ministeriale

pronto socoros iserniaUn’ispezione al Veneziale di Isernia per fare chiarezza sulla morte di una donna di 61 anni di Agnone, funzionaria dell’Archivio di Stato. L’hanno chiesta al ministro della Salute Lorenzin il segretario della UilBac, Emilio Izzo; il referente dell’associazione Caponnetto, Romano De Luca, e Tiziano Di Clemente, coordinatore del Partito comunista dei lavoratori. Questo il testo integrale: «È dell’11 Gennaio la notizia gravissima di una morte sospetta avvenuta presso l’Ospedale di Isernia di una signora di 61 anni di Agnone, funzionaria dell’archivio di Stato, che pur risultando ricoverata, stazionava da ben quattro giorni nei locali del Pronto Soccorso per una oramai cronica mancanza di posti nei Reparti del nosocomio pubblico, mentre abbondano in strutture private della Provincia e della Regione secondo quanto disposto dal commissario straordinario alla sanità del Molise, il presidente della giunta regionale Paolo Frattura. Giusto a titolo di cronaca, signora ministro, facciamo notare che la concittadina deceduta aveva una gastroenterite che, seguita costantemente in reparto, poteva avere un decorso decisamente più fortunato, certamente più aderente alle aspettative di un cittadino al quale la costituzione riserva, o meglio riserverebbe, altre garanzie. Certamente Lei, quale Ministro, è ben consapevole che dopo i ripetuti tagli alla Sanità Pubblica, oramai siamo in questa Regione come in altre ( basta leggere le cronache) a rischio per la tutela della salute dei cittadini, che ricordiamo, è un diritto tutelato dall’art. 32 della Costituzione Italiana. La Sanità nella Regione Molise oberata da un debito di 300 ml. di euro, è quotidianamente in emergenza con medici, sindacati di categoria, comitati, che denunziano gravi disservizi (ed anche sperperi), specialmente nelle Unità di Emergenza di Pronto Soccorso, dove affluiscono per il primo intervento la maggioranza dei cittadini. Il Pronto Soccorso di Isernia, che oramai è divenuto il solo punto di riferimento di tutta la Provincia, e giornalmente sulle cronache di giornali e Tv per le proteste del personale Sanitario costretto a operare in condizioni vergognose, non riuscendo più a garantire prestazioni adeguate per carenza di personale e posti letto. I medici e gli infermieri ridotti nel numero sono costretti a turni massacranti e da tempo denunziano (inascoltati da una classe politica inadeguata e distratta) una serie di difficoltà in cui sono costretti ad operare, con ripercussioni gravissime sull’assistenza dei pazienti. Certamente, queste condizioni della Sanità Pubblica Molisana e Italiana non sono più ottimali e non rispecchiano le intenzioni dei Padri Costituenti e più precisamente l’art.32 ( La Repubblica Italiana tutela la salute dei cittadini) da loro fortemente voluto. Presumibilmente queste deficienze operative votate a tagli indiscriminati, possono essere causa di malasanità e quindi a pagare è sempre il povero cittadino che versa nelle casse dell’erario pesanti tributi in cambio di cure carenti se non del tutto inesistenti. Quindi, a proposito del decesso della povera signora, per cui presumiamo vi sia in corso un’inchiesta della Procura di Isernia (diversamente la chiediamo noi), le chiediamo come nei casi recentemente succedutisi in varie parti d’Italia, di attivare anche per l’Ospedale di Isernia una Ispezione Ministeriale al fine di mettere a nudo le criticità ed anche le responsabilità di chi ha portato allo sfascio il nosocomio Isernino così come più volte denunziato dai sanitari, dalle organizzazioni sindacati e dai comitati in difesa della sanità pubblicsa. Rifiutiamo l’inchiesta disposta dalla struttura Sanitaria Regionale e dal suo Commissario ad acta Frattura che consideriamo parte del problema già in continuità con la giunta precedente Iorio».

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