La notizia era già nell’aria, ma si è materializzata solo in queste ore: l’Atm, la società di trasporti che gestisce il servizio extraurbano, ha confermato quanto annunciato in passato, in diverse occasioni:tutto il personale sarà posto in ferie a partire dal prossimo 16 novembre. Ma non finisce qui, perché l’azienda ha anche avviato le procedure di cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori.
Una decisione comunicata a tutti i sindacati, invitati a partecipare all’incontro fissato per il 13 novembre proprio per esaminare i provvedimenti che scatteranno tra pochi giorni.
Se le intenzioni dell’azienda dovessero essere confermate, il trasporto pubblico finirebbe nel caos. Ma i vertici Atm hanno fatto sapere di essere costretti ad assumere provvedimenti così drastici a causa della latitanza della Regione. Già, proprio così: la vertenza tra l’Atm ed il governo regionale resta apertissima. E a nulla sono servite le promesse fatte pubblicamente dall’assessore ai Trasporti Nagni e dal governatore Frattura sull’imminente soluzione del problema. Ognuno è rimasto sulle proprie posizioni.
Da un lato c’è l’Atm che reclama arretrati per centinaia di migliaia di euro, dall’altra c’è la Regione che tergiversa, che promette di saldare quanto dovuto ma ad oggi la situazione è quella che è. L’azienda si è vista costretta ad assumere una decisione estrema, con gravissime conseguenze per i dipendenti e per l’utenza. Perché, mezzo Molise rimarrebbe a piedi.
Una vicenda che potrebbe approdare a palazzo Moffa, in occasione delle riunione del Consiglio regionale.
Intanto il clima resta tesissimo, con i sindacati pronti a dare battaglia, in difesa dei livelli occupazionali e con l’azienda intenzionata, a sua volta, a far rispettare gli accordi sottoscritti, a suo tempo con la Regione.
Trasporti nel caos: l’Atm annuncia ferie forzate dal 16 novembre. Poi scatterà la cig
