di ANNA MARIA DI MATTEO
L’argomento biomasse nel Matese torna di attualità, dopo qualche mese di silenzio. Ma stavolta non si tratta di un nuovo allarme, ma della vittoria, l’ennesima, di quanti si sono battuti contro la realizzazione degli impianti a Campochiaro e San Polo Matese. Il Tar ha respinto la richiesta del maxi indennizzo, chiesto dalle società Civitas e Di Zio che avrebbero dovuto realizzare le due centrali.
E nonostante sia quasi certo che le due aziende si rivolgeranno al Consiglio di Stato, tra gli undici sindaci dell’area del Mates e le associazioni civiche ed ambientaliste che si sono mobilitate in difesa del territorio, c’è soddisfazione ed ottimismo.
Il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, ha organizzato un incontro a palazzo Magno al quale c’erano tutti i protagonisti della vicenda.
All’incontro erano presenti gli avvocati che hanno curato e depositato il ricorso al Tar, Massimo Romano, Margherita Zezza e Pino Ruta.
E poi c’era Antonio Carlone, il sindaco-simbolo della protesta. Con i suoi concittadini, quelli di Campochiaro e con gli abitanti dell’area matesina, si è mobilitato contro quella che è stata definita un’aggressione all’ambiente ed al futuro di una intera regione.
Ma ora il pericolo sembra essere definitivamente scongiurato.
