Il vecchio padellone è ancora in mostra per ricordare una sagra dialtri tempi, oggi tutto o quasi si fa con le friggitrici ma il gusto
del pesce appena pescato non manca mai. Quasi venti quintali di
prodotto freschissimo, tutto locale grazie alla deroga al fermo, sono
stati preparati per i tantissimi visitatori che hanno affollato, come
sempre, il piazzale del porto dove sono state allestite le tavolate.
La società cooperativa Acqua 42, formata da un gruppo di familiari e
di amici, ha servito quasi circa cinquemila vaschette di frittura tra
seppie, calamari, triglie e altre varietà di pescato.
Tanto lavoro e una lunga attesa per quanti hanno riempito le tavolate
arrivati anche da fuori regione per condividere un evento che fa parte
della storia di una comunità molto legata alla sua tradizione
marinara. E la frittura della sagra del pesce di Termoli piace a
tutti, anche ai più piccoli. Al termine della manifestazione un suggestivo spettacolo di fuochi d’artificio sul mare davanti a migliaia di turisti che continuano ad affollare la costa del Molise.