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mercoledì, Aprile 24, 2024

In Molise dieci milioni per la casta e solo un milione per la povera gente, il buon esempio della Basilicata

AttualitàIn Molise dieci milioni per la casta e solo un milione per la povera gente, il buon esempio della Basilicata

disoccupazioneSolo un milione stanziato dalla regione Molise per il reddito minimo, ovvero l’aiuto alle fasce sociali meno abbienti. Già è qualcosa ed è solo grazie all’iniziativa del Movimento Cinque Stelle che la proposta è andata in porto, anche se manca ancora il regolamento attuativo. Certo si poteva fare di più, magari tagliando i costi della politica e dei dirigenti che sono la massa preponderante delle spese regionali. Per le famiglie molisane meno fortunate c’è solo un milione di euro per il 2015 che come sarà attribuito ancora non si sa, mentre consiglieri, assessori, dirigenti e vitalizi regionali costano una decina di milioni l’anno. Ricapitolando per i meno fortunati solo un milione, per la casta circa dieci milioni l’anno. E bisogna sottolineare che anche la minoranza consiliare di centrodestra votò contro la proposta dei Cinque Stelle per i tagli ai costi dei vitalizi, parlando di diritti acquisiti. Insomma, è normale i consiglieri regionali predicano bene e razzolano malissimo, sia a destra che a sinistra. Tutto il contrario di quello che sta accadendo in Basilicata, una regione che ha aperto seriamente la strada al ‘reddito minimo’. Importantissima innovazione per i suoi disoccupati di cui ha dato notizia il sito molisano agenziastampamolise.it. 450 euro al mese nel programma di sostegno per affrontare il disagio sociale. Nel bando rientrano tutti i residenti lucani disoccupati con ISEE fino a 9 mila euro annui. La Regione Basilicata, al contrario del Molise, ha bruciato le tappe, stanziando 7 milioni e mezzo di euro per il Programma “reddito minimo di inserimento”.  Facendo i parametri con i residenti, il 300% in più del Molise. Il percorso intrapreso dalla Giunta presieduta da Marcello Pittella è articolato in sei fasi, grazie alle quali la Regione lucana ha voluto “fornire uno strumento in grado di offrire un sostegno economico ai soggetti maggiormente svantaggiati che vivono sul territorio regionale”. In base alla decisione assunta dall’Esecutivo regionale lucano, questi soggetti avranno diritto a percepire (in media) la somma di 450 euro mensili (cifra variabile sulla scorta del reddito ISEE e del carico familiare). Il sostegno economico è, tuttavia, subordinato all’espletamento di attività di pubblica utilità. Nella Delibera si precisa che il beneficio sarà corrisposto a fronte dell’espletamento “almeno dell’80% delle ore di lavoro”.

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