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martedì, Aprile 23, 2024

Settore delle costruzioni in ginocchio. L’allarme della Fillea Cgil: in otto anni la crisi ha spazzato via oltre 5mila posti di lavoro

AperturaSettore delle costruzioni in ginocchio. L'allarme della Fillea Cgil: in otto anni la crisi ha spazzato via oltre 5mila posti di lavoro

elmetti edilidi ANNA MARIA DI MATTEO

Il settore delle costruzioni è quello che maggiormente sta risentendo degli effetti negativi della crisi. Una crisi che da oltre otto anni stringe il Molise nella sua morsa. Una situazione drammatica, sottolineata dalla Fillea Cgil, che ha tracciato il bilancio di una recessione che forse non ha precedenti nella storia recente della nostra regione.
«Siamo passati dai quasi 10mila occupati del 2008 a poco più di 5mila dell’ultimo anno, con una perdita di quasi il 50% degli addetti – è la denuncia del sindacato – S e analizziamo i dati degli ultimi otto mesi del 2015 – prosegue – la situazione peggiora. Siamo alla piena emergenza occupazionale e sociale. Gli occupati sono stati solo 4.410, poco più di mille le imprese registrate».
Cifre che tracciano un quadro allarmante, per il quale, secondo la Fillea, è ormai indifferibile partire con una serie di interventi che risollevino il settore delle costruzioni, partendo dall’ammodernamento del patrimonio edilizio pubblico e privato esistente.
L’imperativo è dunque aprire nuovi cantieri. D’altra parte le risorse per farlo sono disponibili. Ci sono 346 milioni di euro per la ricostruzione post-terremoto, e dovrebbero esserci le risorse destinate inizialmente alla realizzazione delle Termoli -San Vittore e che il governo dovrebbe riprogrammare e destinare ad altri interventi.
La lista della Cgil è lunga: il risanamento del dissesto idro geologico, la messa in sicurezza della viabilità regionale, la messa in sicurezza delle scuole, solo per citare alcune delle priorità.
Cantieri che rappresenterebbero ossigeno per le imprese ormai alla canna del gas. Ma nel frattempo la Fillea Cgil chiede al presidente della Regione Frattura di riattivare con urgenza il tavolo della crisi del settore delle costruzioni. Un passo fondamentale per tentare di salvare un settore ormai al tracollo.g

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