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mercoledì, Aprile 24, 2024

Tensione nelle carceri molisani. L’allarme del sindacato SAPPE

AperturaTensione nelle carceri molisani. L'allarme del sindacato SAPPE

carcere-interno_1_original-800x600Cento detenuti in meno rispetto allo scorso anno ma tensione costante nelle carceri regionali del Molise. E’ quello che emerge dalla fotografia scattata dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE che sottolinea come “i detenuti complessivamente presenti nelle carceri regionali del MOLISE erano, il 30 luglio scorso, 271. Cento in meno di quelli che c’erano un anno fa quando, nello stesso giorno del 2014, erano 371. Restano però costanti gli eventi e gli episodi critici nelle celle”.

“Per il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria le condizioni di vita dei detenuti, in linea con le prescrizioni dettate dalla sentenza Torreggiani, sono migliorate in Italia. Non si dice, però, che le tensioni del sistema penitenziario italiano continuano a scaricarsi sulle donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria, quotidianamente impegnati a contrastare le tensioni e le violenze che avvengono nelle nostre carceri vedono spesso i nostri Agenti, Sovrintendenti, Ispettori picchiati e feriti dalle violenze ingiustificate di una consistente fetta di detenuti che evidentemente si sentono intoccabili”, sottolinea  Donato Capece, segretario generale del SAPPE.

“I dati utili a comprenderli organicamente la situazione delle prigioni del nostro Paese: ometterli è operazione mistificatoria”, prosegue il leader del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria con il Segretario regionale SAPPE del Molise Luigi Frangione. “Dal 1 gennaio al 30 giugno 2015 nelle 3 carceri molisane si sono infatti contati, il tentato suicidio in cella di un altro detenuto sventato in tempo dagli uomini della Polizia Penitenziaria e 20 atti di autolesionismo posti in essere da detenuti. Significativi i numeri delle violenze contro i nostri poliziotti penitenziari: parliamo di 2 colluttazioni ed un ferimento. Ogni giorno, insomma, le turbolenti carceri molisane ed italiane vedono le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria fronteggiare pericoli e tensioni e per i poliziotti penitenziari in servizio le condizioni di lavoro restano pericolose e stressanti”.

“Ma il DAP queste cose non le dice”, denunciano infine Capece e Frangione: “l’unica preoccupazione, per i solerti dirigenti ministeriali, è evidentemente quella di migliorare la vita in cella ai detenuti. I poliziotti possono continuare a prendere sberle e pugni, a salvare la vita ai detenuti che tentato il suicidio nel silenzio e nell’indifferenza dell’Amministrazione penitenziaria…..”.

Campobasso e Larino le due carceri molisane con il più alto numero di atti di autolesionismo (quando un detenuto si lesiona il corpo ingerendochiodi, pile, lamette, o procurandosi tagli sul corpo): rispettivamente 16 e 4 casi.

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