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giovedì, Aprile 25, 2024

Di Pietro (Cristiano) come Maradona. “Il Molise di tutti” e il Molise dei furbi che fanno goal di pugno

AperturaDi Pietro (Cristiano) come Maradona. “Il Molise di tutti” e il Molise dei furbi che fanno goal di pugno

di PASQUALE DI BELLO

In una nota diramata dal “Molise di tutti”, movimento trasversale, Cristiano Di Pietro (uno dei fondatori) compie la più classica delle fughe in avanti paventando la propria candidatura alla guida del neonato raggruppamento. Un goal di pugno, quello a cui si sta allenando Di Pietro junior, degno del Maradona dei giorni peggiori.

La nostra personale idea, era quella di non scrivere niente oggi. Un proposito dal quale c’è toccato desistere, non potendo restare senza commento la nota diramata a metà pomeriggio dal “Molise di Tutti”, il neonato movimento politico fondato dai Di Pietro, padre e figlio, e recante il seguente titolo: “ ‘Molise di tutti’ verso l’elezione del coordinatore regionale. Continue adesioni all’associazione politico culturale”. Il “Molise di tutti”, per chi non lo sapesse ancora, è un “contenitore di idee e iniziative politiche che va oltre la stretta logica dei partiti e delle tessere”, come gli interessati definisce questo accrocco di apolidi della politica. Un’idea, come ciascuno può ben intendere, “nuova e originale” che sarà venuta in mente almeno a mezzo milione di politici da venti anni a questa parte. Anzi, a dire il vero, da ventuno, perché il primo a partorire qualcosa del genere fu Silvio Berlusconi il 18 gennaio del 1994 quando mise al mondo Forza Italia. Stiamo parlando, quindi, della solita fuffa con la quale viene ordito il solito raggiro politico ai danni degli elettori e attraverso il quale i soliti noti intendono accaparrarsi la solita poltrona per il resto della propria vita et ultra, se possibile.

Fatta questa debita premessa, va subito detta una cosa. Il Molise di tutti è una squadra di fuoriclasse. Prendete Cristiano Di Pietro, ad esempio. Deve essere un vero Maradona della politica, un principe della zolla (per dirla col compianto Brera) capace di inventare traiettorie e palleggi inimmaginabili pur di mettere la palla in rete. Sentite cosa dice nella nota in questione, a proposito della scelta del prossimo coordinatore regionale del “Molise di tutti”: “Dai recenti incontri che ho avuto sul territorio con amministratori e cittadini, mi sono arrivate molte sollecitazioni per avanzare la mia candidatura a portavoce del movimento. Con i colleghi e i militanti storici della base ex Idv stiamo valutando l’opportunità di muoverci in questa direzione”. Dite la verità, non vi sembra questa una parabola disegnata dal pibe de oro o un dribbling alla Pelè? A chi, se non ad un genio della pedata, poteva venire mai in mente una cosa del genere? Tutto si compirà entro giugno, assicura Di Pietro. Entro fine mese verranno eletti gli organi statutari, tra cui il portavoce/coordinatore regionale del movimento che – state a sentire – “in regione si giova della presenza del Vice Presidente del Consiglio regionale Cristiano Di Pietro, del consigliere regionale Carmelo Parpiglia e dell’assessore Pierpaolo Nagni. Non siamo forse in presenza di un attacco stellare, del migliore di tutti i tempi? Si scrive Di Pietro, Parpiglia e Nagni ma si legge Maradona, Messi e Pelè! O almeno questo dovrebbe essere nella fantasia di Cristiano Di Pietro a andrebbe regalato un album d’annata delle figurine Panini con due soli calciatori da appiccicare sopra con la Coccoina: Egidio Calloni (Milan) e Comunardo Niccolai (Cagliari), uno che non la metteva dentro nemmeno a porta vuota e un altro che invece riusciva a metterla nella propria di rete anche se la trovava murata.

La verità, la tragica verità di questa Regione, è che in Molise tutto è politicamente possibile, persino che un Calloni venga spacciato per Maradona e un Niccolai contrabbandato per Pelè. Sono questi i trucchi con i quali si costruiscono carriere politiche fondate sul nulla. “Mi sono arrivate molte sollecitazioni per avanzare la mia candidatura a portavoce del movimento”, scrive Di Pietro. Non vi sembra un capolavoro alla Maradona? Ve lo ricordate Diego Armando, vero? Segnava con i piedi e anche con le mani. Ecco, Di Pietro si sta allenando a questo, a far goal col pugno chiuso. Pur dubitando fortemente della cosa, vogliamo sperare che i molisani tengano gli occhi bene aperti e che spediscano i tanti Di Pietro, quelli in circolazione in tutti i partiti e movimenti, a fare l’unica cosa nella quale non hanno rivali: a vendere pop corn in tribuna.

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