7.1 C
Campobasso
venerdì, Aprile 19, 2024

Falce e borsello. Salvatore Ciocca, il comunista da 11mila e 500 euro al mese allergico alla stampa libera

AperturaFalce e borsello. Salvatore Ciocca, il comunista da 11mila e 500 euro al mese allergico alla stampa libera

di MANUELA PETESCIA, GIOVANNI MINICOZZI, PASQUALE DI BELLO E MICHELE MIGNOGNA

Con un esposto all’Ordine dei Giornalisti del Molise, il consigliere regionale comunista Salvatore Ciocca tenta di mettere la sordina a tre giornalisti e un blogger. Un vero e proprio atto di intimidazione da parte di chi vede nella stampa e nel pensiero libero un pericolo per le proprie rendite di posizione politica. Un tentativo, quello di Ciocca e dei suoi mandanti, da combattere e denunciare alla pubblica opinione.

Indebitamente sottratto alla rivoluzione, e temporaneamente prestato alla politica, il consigliere regionale Salvatore Ciocca, comunista, jaguarista e delegato alla Protezione civile, ha interpellato l’Ordine dei Giornalisti del Molise al fine di censurare gli scritti e i servizi a firma dei giornalisti Manuela Petescia, Giovanni Minicozzi e Pasquale Di Bello, e del blogger Michele Mignogna, chiedendone la punizione per violazione delle norme deontologiche, delle leggi e delle Carte che regolano la professione di chi scrive e fa informazione. La vicenda riguarda una serie di articoli apparsi sul Giornale del Molise e altrettanti servizi televisivi trasmessi dall’emittente Telemolise. Non entreremo qui nel merito della questione, essendo il tema sub judice, limitandoci a preannunciare la difesa più dura e inflessibile, in tutte le sedi, delle ragioni di chi scrive quotidianamente e ostinatamente delle malefatte commesse da lorsignori al governo di questa Regione per molti aspetti pessima e ridicola.

Ciò detto, va denunciato alla pubblica opinione il tentativo di mettere la sordina a chi fa un’informazione libera e incondizionata e, soprattutto, senza peli sulla lingua. Assistiamo all’ennesimo atto di intimidazione proveniente da coloro che, attraverso l’uso subdolo, strumentale e pretestuoso del ricorso alla Magistratura e all’Ordine professionale, si illudono di ridurre al silenzio voci scomode e ostinate di chi interpreta l’informazione non solo come strumento di cronaca ma, allo stesso tempo, come elemento di analisi, riflessione e critica dei fatti, tanto della politica quanto dei costumi e di coloro che ne sono i protagonisti.

Come taluni soffrono di allergie alla puntura degli insetti, il consigliere regionale Salvatore Ciocca, comunista, jaguarista e delegato alla Protezione civile, deve aver sviluppato una sua personalissima e letale allergia: quella alla puntura della stampa. Specie se magari se questa stampa gli ricorda l’enorme conflitto di interessi che lo coinvolge, quello di delegato alla Ricostruzione post sisma (oltre che alla Civile) e titolare di uno studio tecnico che progetta la ricostruzione di molti fabbricati. Se ne faccia una ragione, perché se lontanamente nella propria mente, in un attimo in cui gli capitasse di non pensare a Cuba alla Jaguar e alla rivoluzione, si affacciasse l’idea di trovare un insetticida per sterminare la stampa scomoda, sappia che a certi giornalisti e a certi blogger l’insetticida staliniano dell’intimidazione fa l’effetto contrario.

Manuela Petescia

Giovanni Minicozzi

Pasquale Di Bello

Michele Mignogna

Ultime Notizie