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venerdì, Aprile 19, 2024

Ikf si aggiudica Ittierre, tutti i particolari dell’offerta vincente di Mario Galetti

AperturaIkf si aggiudica Ittierre, tutti i particolari dell'offerta vincente di Mario Galetti

L’ex Ittierre ha dato il via libera all’acquisizione delle Officine tessili italiane. A spuntarla è stata l’Ikf Spa, fondo d’investimento milanese che fa capo a Mario Galetti. La procedura comparativa tra le proposte pervenute si è conclusa e l’offerta presentata dalla società lombarda è stata ritenuta come la migliore sul tavolo. L’Ikf, che aveva già presentato un’offerta, nel 2014, si è dunque aggiudicata la newco sorta dalle ceneri dell’industria tessile di Pettoranello. Restano da definire i dettagli, dei quali si discuterà nel corso di un vertice tra le parti previsto nei prossimi giorni e che condurrà alla firma dei contratti definitivi.
Su specifica richiesta da parte delle società Oti e Ittierre, per ben due volte il fondo d’investimento di cui Galetti è il principale azionista aveva deciso di prorogare i termini della scadenza dell’offerta per consentire alle parti lo svolgimento di tutti gli adempimenti procedurali necessari. Non solo, all’inizio del mese di aprile l’Ikf aveva anche rilanciato la propria offerta sia sotto il profilo economico che sotto quello occupazionale. Il fondo d’investimento aveva specificato di voler partire da subito con 40 unità lavorative. Dal punto di vista gestionale, la società punta a un sistema innovativo, basato sull’affidamento della produzione a cooperative formate da ex lavoratori Ittierre, quali sarte e stilisti, e ad esternalizzare i servizi.
La nuova gestione avrà solo il compito di dirigere e coordinare tutte le attività. Ikf aveva anche migliorato economicamente la prima offerta depositata, che prevedeva un affitto con opzione d’acquisto dell’azienda per un canone annuale di affitto di 100.000 euro con durata d’affitto di 36 mesi e con opzione d’acquisto d’azienda al prezzo di vendita di 750mila euro. Inoltre, si era detta disponibile, alternativamente, ad acquistare la merce del residuo magazzino ad un prezzo complessivo di 3,5 milioni in 36 rate mensili oppure a gestire la vendita di tutta o parte della merce per conto di Ittierre, a fronte del riconoscimento di un corrispettivo proporzionale alle quantità vendute.

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