Proseguono senza sosta gli accertamenti della compagnia della Guardia di finanza di Isernia in vari comuni molisani per fare chiarezza su una serie di appalti pilotati. Nelle ultime settimane gli uomini delle fiamme gialle hanno effettuato verifiche in altri sei enti: tra questi spiccano l’Amministrazione provinciale, il Comune di Isernia e quelli di Rionero Sannitico, Castelpizzuto, Castelpetroso e Carovilli. Altre dieci persone sono state iscritte nel registro degli indagati. Continua dunque ad allargarsi l’inchiesta coordinata dal procuratore capo Paolo Albano. Partita nel mese di dicembre da Acquaviva d’Isernia, con il passare dei giorni ha finito per coinvolgere anche altri Comuni, sia in provincia di Isernia sia in quella di campobasso. Al momento sono 21 gli enti passati sotto la lente dagli investigatori delle fiamme gialle. Ma non è detto che tutti questi comuni siano coinvolti direttamente. Probabilmente si tratta di verifiche incrociate e per giungere alle conclusioni ci vorrà ancora del tempo. Certo è che ora sono all’incirca cento le persone iscirtte nel registro degli indagati. Nel calderone sono finiti amministratori locali, imprenditori, funzionari e tecnici. Secondo le prime ipotesi investigative nella nostra regione sarebbero stati creati dei veri e propri cartelli societari per ottenere l’aggiudicazione di appalti pubblici in maniera illecita, il tutto con la complicità di amministratori e funzionari pubblici. Si parla di vere e proprie spartizioni del territorio e di benefici distribuiti attraverso una collaudata rotazione tra i vari componenti. Si parla inoltre dell’impiego di procedure negoziate al posto di quelle aperte ad evidenza pubblica, in modo da garantire l’aggiudicazione delle gare con ribassi ridottissimi, a quanto sembra ben al di sotto delle medie nazionali.
Appalti pilotati, controllati altri sei enti: ci sono anche la Provincia e il Comune di Isernia
