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venerdì, Aprile 19, 2024

Dimensionamento scolastico. Il Consiglio regionale tenta il blitz: a rischio gli istituti Montini e Cuoco

AperturaDimensionamento scolastico. Il Consiglio regionale tenta il blitz: a rischio gli istituti Montini e Cuoco

di PASQUALE DI BELLO

Continua la perversa abitudine del Consiglio regionale del Molise di iscrivere argomenti all’ordine del giorno all’ultimo minuto in aula. Di fatto viene impedito ogni approfondimento e studio sui temi in esame. Vittima dell’improvvisazione più pura, è stato questa volta il piano di dimensionamento scolastico.

Secondo una consuetudine raccapricciante, il Consiglio regionale del Molise ha autorizzato l’ennesima  iscrizione (con procedura immediata), e la relativa discussione, di un punto all’ordine del giorno tirato fuori dal cilindro all’ultimo momento. Cioè in aula, ex abrupto, senza alcun preavviso. Una procedura, come facilmente comprensibile, che impedisce a larga parte del Consiglio, e in particolare alla minoranza, di poter interloquire sull’argomento con cognizione di causa e costrutto. Questa volta è toccata ad un argomento spinoso del quale da tempo si sta discutendo: quello del dimensionamento scolastico. O, ad essere più precisi, quello del ridimensionamento scolastico e, ad essere precisissimi, quello degli istituti Ipsia “Montini” e dell’Icp “Cuoco”.

E’ stato il consigliere Ioffredi, presidente della IV commissione (quella competente per materia) che, con voce baritonale, ha chiesto l’iscrizione e la immediata discussione del provvedimento che vorrebbe ridurre a brandelli gli istituti “Montini” e “Cuoco”. Non ha caso, in aula tra i banchi del popolo erano presenti rappresentanti dei docenti e dei lavoratori Ata delle due scuole.

Questa necessaria premessa serve ad evidenziare con quale e quanta superficialità si trattino argomenti invece difficili e complessi. Temi che richiedono studio e approfondimento, esattamente il contrario delle sceneggiate a cui ormai siamo abituati. Bene hanno fatto le opposizioni a porre la pregiudiziale sulla discussione ottenendo la sospensione dei lavori. Ne è seguita un riunione della Conferenza dei capigruppo alla quale sono stati invitati anche i rappresentanti dei due istituti interessati ed è finita con l’accoglimento di alcune modifiche che poco andranno ad incidere. Resta sullo sfondo una procedura inquietante: quella della “sveltina”, con la quale questo Consiglio regionale opera purtroppo da mesi.

 

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