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giovedì, Aprile 25, 2024

Isernia, ancora un successo per la compagnia teatrale C.A.S.T.

AttualitàIsernia, ancora un successo per la compagnia teatrale C.A.S.T.
di LUCIA LOZZI
 Gli spettacoli portati in scena, ad Isernia, dalla compagnia teatrale C.A.S.T.(Centro Artistico di Sperimentazione Teatrale) , ancora una volta, non deludono le aspettative, una sana terapia del sorriso e una dimostrazione che la professionalità premia.  La compagnia sta facendo, senza tanti clamori ed esposizioni mediatiche, davvero tanto per la promozione del teatro nella nostra città. Iniziative che vanno evidenziate sostenute e valorizzate perché coniugano arte e divertimento in modo decisamente professionale . Nel loro piccolo e grazioso spazio libero “il proscenio” in scena ” Tre pecore viziose” di Eduardo Scarpetta in replica  fino al 1 marzo, rappresentato così bene dalla compagnia teatrale da rapire il pubblico, coinvolgendolo in fragorose risate e meritando i tanti applausi .Ancora un “centro” per Salvatore Mincione Guarino e Giovanni Gazzanni che ringraziamo davvero perché, se il vero teatro può dare così  tanto in poco spazio, non si può fare altro che riconoscere il talento e sostenerlo. Un ulteriore soddisfazione per i ragazzi della compagnia teatrale isernina. Le pecore viziose sono Fortunato, Camillo e Felice che, a dispetto della loro situazione familiare, se la spassano con tre giovani donne alle quali lasciano credere di avere serie intenzioni di sposarle. Ma dovranno fare i conti con Beatrice, figura imponente e autoritaria, moglie di Fortunato, sorella di Camillo e zia di Felice, la quale tiene le redini di tutta la famiglia,  essendo la ricca proprietaria che amministra tutte le sostanze di casa. La commedia scorre veloce e con momenti di vivace e fresca comicità, ruotando intorno al tema del vizio del marito che si lascia andare a divertimenti extraconiugali e della moglie ferita nell’orgoglio e giustamente restia al perdono. Intenzionale è anche la falsa solidarietà tra i “viziosi” che per effetto della loro ipocrisia imprime nel finale una direzione imprevedibile. Scritta nel 1881 da Eduardo Scarpetta, la commedia si delinea nel più tipico stile del comico napoletano, che scrisse moltissime opere teatrali con un unico obiettivo: far ridere ad ogni costo, cercando di sfuggire alla mediazione del pensiero, assolutamente convinto che solo l’ilarità potesse offrire all’uomo l’occasione per difendersi dalla routine arida del vivere quotidiano, che annulla i sogni e le aspirazioni di ognuno. Ci troviamo di fronte certo ad un teatro “leggero”  ma forse proprio per questa sua freschezza e semplicità estremamente godibile anche ai nostri giorni, proprio perché vuole costruire un’oasi di evasione senza limiti per la fantasia.  Tre pecore viziose il cui “vizio” è il tentativo di una scappatella extra-coniugale non riuscita , purtroppo, e purtroppo sia per i tre corteggiatori che per l’autore, simpaticamente complice e che, con lo stesso malincuore degli sconfitti è costretto a ricondurre l’esito sui binari della morale borghese. L’allestimento gioca a sottolineare l’oppressione della famiglia, ingabbiata nelle sue ferree e infelici regole, contrapposta al mondo della leggerezza, il mondo delle spensierate e fascinose modiste.  I costumi, fedelmente riprodotti , le scene ma anche, rilevante e determinante, è stata l’espressività mimica facciale, l’espressione di tutti i protagonisti che ha fatto di questa commedia una rappresentazionefantastica! Un grande teatro in un piccolo spazio. Ma anche stavolta….non vi diciamo di più! …  Se non andare a vederla ! E come dice il finale “se vi e’ piaciuta …ditelo ai vostri amici” .  Si consiglia la prenotazione .

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